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Alberto Genovese arrestato per stupro

Alberto Genovese, udienza rinviata: ancora nessun accordo sul risarcimento alle vittime di violenza

Gli avvocati di Alberto Genovese, l’imprenditore a processo per violenza sessuale nei confronti di due ragazze, hanno chiesto e ottenuto il rinvio dell’udienza al prossimo 5 aprile. Ancora nessun accordo sui risarcimenti alle vittime.
A cura di Ilaria Quattrone
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Gli avvocati di Alberto Genovese, l’imprenditore arrestato a Milano con l’accusa di aver violentato due ragazze che all’epoca dei fatti avevano 18 e 23 anni, hanno chiesto e ottenuto il rinvio dell’udienza prevista oggi, venerdì 28 gennaio. Il motivo è dovuto al fatto che l’ex re delle start up insieme ai suoi legali non ha ancora scelto il rito con il quale essere giudicato. La richiesta, stando a quanto può riferire Fanpage.it, è stata accolta dal giudice che ha fissato al prossimo 5 aprile la nuova data. Al processo sono state ammesse come parti civili l'associazione che si batte contro la violenza sulle donne, Svs Donna aiuta donna (Dad) onlus e l'associazione Bon't Worry contro la violenza di genere: non è invece stata accolta l'analoga richiesta presentata dall'agenzia di una delle modelle.

Le accuse nei confronti della modella 18enne

L’imprenditore è accusato di aver violentato la 18enne – adesso 19enne – durante un festino organizzato nel suo appartamento di lusso, soprannominato "Terrazza Sentimento", a ottobre 2020. Una volta fuggita dall'appartamento, aveva denunciato l'accaduto: la modella sarebbe stata drogata e avrebbe subito abusi indicibili tanto da, come aveva spiegato il suo legale a Fanpage.it, aver riportato una invalidità al 40 per cento. Per questo motivo, la vittima attraverso il suo avvocato Luigi Liguori aveva chiesto un risarcimento pari a 1,5 milioni di euro necessari a curare non solo le ferite fisiche, ma anche quelle psicologiche.

Un accordo sul risarcimento, però, non è stato trovato: non ci sono state né offerte né proposte da parte degli avvocati dell'imprenditore. La difesa di Genovese ha infatti chiesto delle relazioni e degli accertamenti medico legali necessari poi per scegliere il tipo di rito da parte degli avvocati dell'imprenditore ed eventualmente per un'ipotesi di risarcimento. Deluso l'avvocato Luigi Liguori, che ha affermato: "Più tempo passa più sarà problematico per la ragazza vivere con questa situazione pendente". L'avvocato Liguori ha fatto inoltre sapere che i legali dell'ex re delle start up, avevano chiesto di poter sottoporre la 19enne a una perizia: "Una richiesta che ho trovato inopportuna e che ho rifiutato".

La violenza ai danni di una 23enne: accusata anche l'ex fidanzata

L’altra accusa all'imprenditore digitale è relativa alle violenze subite da una 23enne durante un altro festino. In questo caso, l'episodio sarebbe avvenuto in una villa a Ibiza sempre durante un party a base di alcol e droga. Per queste violenze è indagata anche l’ex fidanzata di Genovese. L’uomo al momento sta scontando gli arresti domiciliari in una comunità. L’imprenditore ha, fin da subito, ammesso di avere una dipendenza dalla cocaina: la richiesta di scarcerazione era stata respinta per ben due volte.

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