Alberto Genovese torna davanti ai giudici: è accusato di altri due casi di violenza sessuale
Torna davanti ai pm di Milano Alberto Genovese, l'ex imprenditore del web già condannato a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per stupro ai danni di due giovani modelle e di nuovo in carcere da febbraio, per difendersi dai capi d'imputazione della seconda tranche di indagini chiusa nei mesi scorsi. Il mago delle startup 46enne è accusato di altri due casi di violenze sessuali (insieme a detenzione di materiale pedopornografico e intralcio alla giustizia): anche in questo caso, secondo la Procura, prima di abusare delle vittime le avrebbe prima stordite con un mix di alcol e sostanze.
Nuove indagini su Alberto Genovese
Genovese, dopo la chiusura del nuovo filone coordinato dall'aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini e sempre condotto dalla Squadra mobile, ha chiesto ai pm di essere interrogato: l'audizione è ora in corso presso gli uffici della Procura milanese. Per le prossime settimane, intanto, è attesa una nuova richiesta di processo.
Genovese resta in carcere a Bollate
Di recente il Tribunale di Sorveglianza ha deciso inoltre che Genovese dovrà restare nel carcere di Bollate almeno fino a fine ottobre del 2023: tanto ci vorrà infatti prima che il Tribunale di Sorveglianza di Milano decida se Alberto Genovese potrà essere affidato a una comunità di recupero dove curarsi dalla dipendenza dalla cocaina. Prima di quel momento, secondo i giudici, è necessario che Genovese sia ancora sottoposto a un periodo di osservazione da parte degli specialisti, che monitoreranno le sue condizioni psicofisiche. Inoltre, occorrerà una valutazione psichiatrica sulla causa specifica dei reati e delle modalità di "estrema violenza" con le quali sono stati commessi.