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Alberto Genovese arrestato per stupro

Alberto Genovese ora è indagato anche per detenzione di materiale pedopornografico

L’imprenditore del web, già condannato per violenza sessuale, ora è indagato anche per detenzione di materiale pedopornografico e intralcio alla giustizia. Nel suo pc sono stati trovati file espliciti.
A cura di Enrico Spaccini
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Ci sono nuove accuse nei confronti di Alberto Genovese. L'imprenditore del web è stato già condannato a otto anni e quattro mesi per violenza sessuale, ma a questa accusa ora si aggiungono quelle di detenzione di materiale pedopornografico e di intralcio alla giustizia.

Il materiale pedopornografico nel pc

I procuratori gli hanno appena notificato un nuovo avviso di conclusione di indagini. In particolare, è stato esaminato il pc dell'imprenditore nel quale è stato trovato "materiale pornografico realizzato utilizzando minori di 18 anni".

C'era un file, una cartella, chiamato "La Bibbia 3.0". Al suo interno, "numerosissime fotografie e video di soggetti minorenni privi di vestiti o in atteggiamenti sessuali espliciti" e "undici file con soggetti prepuberali nudi", anche "mentre compiono atti sessuali".

Tutto questo materiale era ordinato e titolato con "acronimi tipici delle parole chiave di ricerca esplicitamente pedopornografiche, quali lolita, babyshi, lolifuck". Ma anche "elementi numerici che indicano l'età anagrafica di alcuno uno dei soggetti protagonisti del video", quali "8 yo" e "10 yo".

Indagati anche la ex e il braccio destro

Genovese è già stato condannato per aver violentato nell'ottobre del 2020 una diciottenne nella "Terrazza Sentimento", il suo attico di lusso a pochi passi dal Duomo di Milano, e una ventitreenne durante una vacanza a Ibzia a Villa Lolita nel luglio dello stesso anno.

Con lui, sono indagati anche la sua ex fidanzata, Sarah Borruso, per due episodi di violenza sessuale del febbraio e maggio 2020, e il suo braccio destro, Daniele Leali. Quest'ultimo è accusato di intralcio alla giustizia, in concorso con Genovese, per il tentativo di condizionare con otto mila euro e viaggio all'estero la testimonianza della vittima di Terrazza Sentimento. Leali, infine, è anche indagato per spaccio di droga per lo stupefacente acquistato con il denaro di Genovese.

All'imprenditore del web è contestata anche l'accusa di violenza sessuale di gruppo per la notte del 25 febbraio 2020, insieme a Borruso. Nel corso di una fesa nell'attico, Genovese avrebbe offerto droga alla ragazza fino a "scemarne le facoltà".

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