Alberto Genovese in tribunale per altre violenze sessuali: avrebbe agito quando le donne erano in stato di incoscienza
Torna in aula a Milano (con processo a porte chiuse e rito abbreviato) Alberto Genovese, l'ex mago del web già condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato due ragazze: la prima durante una serata organizzata nell'ottobre del 2020 dallo stesso imprenditore nel suo attico di lusso a due passi dal Duomo, e l'altra in occasione di una vacanza a Ibiza nell'estate dello stesso anno.
Adesso sotto la lente della Procura c'è la detenzione di materiale pedopornografico (dopo il ritrovamento da parte della polizia postale di una cartella chiamata La Bibbia 3.0, in cui erano conservate immagini di minorenni) e altri due presunti abusi avvenuti tra marzo 2019 e novembre 2020: le vittime sarebbero stavolta una modella di 22 anni e una 28enne. Per i pm, ancora una volta, Genovese avrebbe agito sempre quando le donne erano "in stato di semi incoscienza", dopo averle stordite con un mix di alcol e droghe.
I pm di Milano Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, che hanno contestato "più ipotesi di violenza sessuale all'imprenditore, hanno così chiesto un‘altra condanna per Genovese, stavolta a 3 anni e 4 mesi e 20 giorni in continuazione con la precedente.
Oggi venerdì 17 maggio è stato ascoltato anche Daniele Leali, ex braccio destro di Genovese, imputato per intralcio alla giustizia (per aver offerto qualche migliaio di euro a una modella 18enne in cambio del suo silenzio, in occasione del primo processo) e per aver fornito la droga ai festini di Terrazza Sentimento. "Quello di Terrazza Sentimento è un periodo chiuso", ha dichiarato fuori dall'aula. "Sono cambiato. Oggi sono papà, mi sono lasciato quella vita alle spalle".