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Alberto Genovese arrestato per stupro

Alberto Genovese ha la sindrome di Asperger? La psicoterapeuta: “Una forzatura della difesa”

La psicoterapeuta Debora Gatto, intervistata da Fanpage.it, spiega perché è pericoloso provare a dimostrare una ridotta capacità di intendere e volere di Albero Genovese sostenendo che abbia la sindrome di Asperger.
A cura di Ilaria Quattrone
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Di fronte all'impossibilità di negare, si fa di tutto per provare a giustificare o, quantomeno, minimizzare. Sembra questa la strategia difensiva impostata nei confronti di Alberto Genovese, l'imprenditore accusato di molteplici violenze sessuali.

L'obiettivo della difesa è, infatti, quello di dimostrare una ridotta capacità di intende e di volere dell'imputato. E, per raggiungerlo, si tentano ricostruzioni fantasiose. Come quella proposta dal perito psicologico di parte che Genovese sia affetto dalla sindrome di Asperger e che questo, unitamente all'assunzione di alcol e droga, possa aver influito sulla sua capacità di percepire il dissenso delle vittime durante gli stupri.

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La perizia della psicologa di parte

Nella perizia, la psicologa di parte sostiene che l'ex re delle startup soffra della sindrome di Asperger che, unita all'eccessivo uso di droghe e alcol, avrebbero – al momento delle violenze – ridotto la capacità di intendere e di volere. Una tesi che non trova d'accordo la psicoterapeuta Debora Gatto che, intervistata da Fanpage.it, ritiene che quanto detto dalla collega sia "una forzatura".

La dottoressa Gatto specifica infatti che "la sindrome di Asperger rientra nei disturbi dello spettro autistico. Con l'autismo, condividono alcuni sintomi che riguardano specialmente l'interazione sociale, la comunicazione con l'altro e l'avere comportamenti stereotipati e ripetitivi". Chi ne soffre ha un deficit nella comunicazione, nella reciprocità a livello sociale e difficoltà nel mantenere dei legami affettivi e anche lavorativi.

L'esperta: Attenzione ad associare comportamenti criminali con l'autismo

"Nell'Asperger manca un naturale apprendimento delle strategie sociali. Non solo: il soggetto con Asperger – prosegue Gatto – può avere delle fragilità nelle funzioni esecutive e cioè problemi nell'organizzazione, nella pianificazione dei compiti, nell'organizzare del proprio tempo. Nel nostro caso specifico, stiamo parlando di una persona che ha costruito un impero ed è da qui che ci si chiede quali criteri diagnostici siano stati presi in considerazione per elaborare di una diagnosi di questo tipo".

Per l'esperta è sbagliato e pericoloso associare i comportamenti criminali all'autismo: "Può essere gravemente controproducente anche per la battaglia culturale, per l'integrazione e per l'assistenza a persone autistiche. Chi ha esperienza nel campo del disturbo autistico – spiega a Fanpage.it – sa anche che atti criminali di questo tipo sono molto rari da chi è affetto da queste forme di autismo".

La psicoterapeuta sottolinea come persone con forme di autismo siano spesso vittime e non autore di crimini considerato anche che proprio l'Asperger si caratterizza per l'introversione: "Non ci sono prove scientifiche che dimostrano la predisposizione al crimine da parte di un soggetto con autismo neanche in presenza di abusi di sostanze. È probabile che – continua l'esperta – la collega abbia cercato di spiegare il comportamento violento, che si è manifestato attraverso rabbia e impulsività, attraverso l'Asperger proprio perché sono caratteristiche dell'autismo. L'esperta sostiene quindi che la manifestazione rabbia e violenza può essere stata resa possibile dall'inibizione di sostanze".

L'assenza di dati scientifici che sostengono la tesi

L'esperta Gatto ribadisce quindi che non si trova in accordo con questa diagnosi: "Sul fatto che l'unione tra disturbi dello spetto autistico e l'abuso di sostanze possa ridurre la capacità di intendere e di volere, la ricerca scientifica è in fase preliminare. Non ci sono dei dati scientifici – conclude – che provano quello che lei sta sostenendo. Per costruire un impero come quello di Genovese, bisogna avere tantissime relazioni. Ecco, è una forzatura".

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