Alberto Genovese è stato scarcerato: l’imprenditore accusato di stupro ai domiciliari in una clinica
L'imprenditore Alberto Genovese, accusato di due presunti episodi di violenza sessuale ai danni di due ragazze di 18 e 23 anni, è stato scarcerato. Il 43enne fondatore di diverse start up di successo, come riportano le agenzie di stampa, lascerà il carcere di San Vittore, dove si trovava da quasi nove mesi, e passerà agli arresti domiciliari all'interno di una clinica privata. Qui Genovese, che ha ammesso di avere una dipendenza da cocaina, potrà curarsi e disintossicarsi. A decidere la scarcerazione dell'imprenditore digitale è stato il giudice per le indagini preliminari di Milano Tommaso Perna, che con un'ordinanza ha accolto l'ennesima istanza degli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari. In due precedenti occasioni la richiesta dei domiciliari per Genovese era stata respinta.
Genovese dovrà indossare un braccialetto elettronico
Alberto Genovese era stato arrestato lo scorso 7 novembre con l'accusa di aver stuprato una ragazza 18enne nel suo lussuoso attico nel centro di Milano, ribattezzato "Terrazza sentimento", durante una delle feste con alcol e droga organizzate dal 43enne lo scorso ottobre. In seguito all'imprenditore 43enne, fondatore di Facile.it – azienda dalla quale poi è uscito e con cui non ha più rapporti – è stata contestata anche un'altra accusa: riguarda una seconda presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza di 23 anni, che sarebbe avvenuta nel luglio del 2020 in una villa di Ibiza nella quale il 43enne stava trascorrendo le vacanze. Da quanto si apprende, per evitare che Genovese possa fuggire, l'imprenditore dovrà indossare un braccialetto elettronico. Ai primi di luglio le indagini nei confronti dell'imprenditore sono state chiuse e per Genovese si profila il rinvio a giudizio.