Alberto Genovese, arrestato per aver stuprato due ragazze: “Non ho percepito il loro dissenso”
"Nessun dissenso percepito": è quanto avrebbe detto Alberto Genovese, l'imprenditore arrestato a novembre 2020 a Milano con l'accusa di stupro nei confronti di due ragazze, nell'interrogatorio che si è svolto durante l'udienza preliminare di oggi, lunedì 27 giugno. L'ex re delle start up – che è a giudizio con rito abbreviato – è stato anche sottoposto a un esame da parte di una psicologa. La consulente della difesa è la stessa che avrebbe prodotto la documentazione – depositata nei mesi scorsi dalla difesa -dalla quale sarebbe emersa una intossicazione cronaca da droghe e dei disturbi narcisistici.
Gli abusi nei confronti della 18enne
Nel pomeriggio proseguirà l'interrogatorio di Genovese e poi sarà il turno dell'ex fidanzata. La sentenza potrebbe arrivare il 19 settembre, ma a luglio dovrebbero essere previste altre due udienze. L'uomo è accusato di aver drogato, abusato e sequestrato per ore una ragazza che all'epoca dei fatti, ottobre 2020, era 18enne: gli abusi si sarebbero consumati nell'appartamento di Genovese, noto come Terrazzo Sentimento. Violenze che avrebbero reso la ragazza invalida al 40 per cento. L'imprenditore fu arrestato e rimase in carcere per diversi mesi.
Le violenze nei confronti della modella 23enne
Durante la permanenza a San Vittore, gli fu notificata un'altra ordinanza di custodia cautelare. L'accusa era di stupro nei confronti di una ragazza oggi 25enne. Gli abusi si sarebbero consumati a luglio 2020 a Ibiza, in quella che fu poi conosciuta come Villa Lolita. Per queste violenze deve rispondere anche l'ex fidanzata di Genovese. Durante l'ultima udienza l'imprenditore aveva offerto 130mila euro come risarcimento alla 18enne e 25mila all'altra ragazza: cifre che sono state rifiutate.