Al voto in Lombardia Fontana, Majorino e Moratti (ma crolla l’affluenza rispetto al 2018)
Non è ancora mezzogiorno che già tutti e tre i principali candidati alla presidenza di Regione Lombardia si sono recati al proprio seggio elettorale a votare (per sé stessi, si presume). Ecco che a poche ore dall'apertura ufficiale delle due giornate di voto (oggi domenica 12 febbraio e domani lunedì 13 febbraio) spuntano così, accompagnati dai flash dei fotografi, Attilio Fontana nella sua Varese e Letizia Moratti con Piefrancesco Majorino a Milano: la prima in pieno centro, in via della Spiga, e il secondo nel quartiere di Porta Romana, in via Colletta.
I candidati alla presidenza di Regione Lombardia al voto
Il primissimo è Piefrancesco Majorino, che si presenta al seggio mano nella mano con la moglie Caterina Sarfatti e la figlia Maddalena. "Una bellissima giornata per votare", scrive lui.
A ruota arriva anche Attilio Fontana. "Votato! Ho fatto il mio “dovere". In Lombardia si vota tutto oggi e domani fino alle ore 15. Andiamo tutti a votare per il futuro della nostra Regione. Viva la Lombardia!", le sue parole affidate ai social.
Non può mancare Letizia Moratti, infine. "Voto per una Lombardia più forte, più giusta e più competitiva. Buon voto libero a tutte e tutti, per la Lombardia che meritiamo", il suo commento fuori dalla sede elettorale.
Chiude la fila Mara Ghidorzi, candidata di Unione Popolare alla presidenza in Lombardia, che nel pomeriggio si presenta al proprio seggio di Corsico (Milano). Ottimista più che mai: "Dai che questo quorum lo superiamo!".
I dati sull'affluenza alle ore 12 in Lombardia
Crolla però l'affluenza generale dei votanti: secondo i primissimi dati delle ore 12, infatti, in Lombardia si è recato a votare il 9,2 per cento degli aventi diritto – contro il 19,2 per cento del 2018, quando proprio Attilio Fontana sfidò il sindaco dem Giorgio Gori (staccandolo poi di 20 punti percentuali). In quel caso, però, la giornata di voto era una sola: a domani, insomma, la valutazione definitiva sull'affluenza (già parecchio deludente alle ultime politiche, che hanno registrato un ulteriore record negativo di disaffezione al voto).