Al via il processo contro Dumitru Stratan, che ha ucciso l’ex fidanzata Yana Malayko
Inizia oggi il processo contro Dumitru Stratan, il 33enne di Castiglione delle Stiviere (Mantova) che lo scorso 20 gennaio ha assassinato l'ex fidanzata Yana Malayko, 23 anni, dopo averle teso un agguato in casa: è prevista per stamattina infatti l'udienza preliminare davanti al gip del Tribunale di Mantova Chiara Comunale. L'imputato, accusato di omicidio volontario aggravato, rischia l'ergastolo.
Secondo la Procura di Mantova Dumitru Stratan avrebbe infatti architettato l'omicidio dell'ex compagna mettendo in piedi una vera e propria trappola, e accertandosi in anticipo che le telecamere di zona non riprendessero i suoi movimenti. In seguito, avrebbe abbandonato il corpo martoriato della giovane in un campo.
Come è stata uccisa Yana Malayko
La sera del 20 gennaio scorso, mentre Yana è a cena con il nuovo amore Andrei, Dumitru Stratan la tempesta di telefonate e messaggi per comunicarle che il cagnolino Bulka, che avevano comprato insieme e negli ultimi giorni era in affido a lui, sta male.
La 23enne, così, si precipita a casa per sincerarsi delle condizioni del cucciolo, ma è tutta una bugia. In realtà, armato di spranga e nascosto nell'ombra, la attende l'ex fidanzato. Al termine della brutale aggressione, il 33enne stipa a forza Yana (che secondo quanto emerso dall'autopsia ancora respira, nonostante le gravissime ferite) in un trolley, per poi abbandonarla nelle campagne tra la provincia di Bergamo e quella di Mantova.
Le persecuzioni e le violenze
Una tragedia annunciata, avvenuta dopo settimane di persecuzioni, minacce, violenze continue. "Non aveva accettato la fine della relazione", secondo gli inquirenti e gli affetti di Yana. La stessa Yana, la sera in cui verrà uccisa, invia dei messaggi al compagno Andrei. "Basta, deve accettare il fatto", scrive. "Non per me, ma per lui".
"Dumitru diceva che l'avrebbe uccisa, se l'avesse vista con un altro", la testimonianza di Andrei, con cui la giovane donna trovava il coraggio di confidarsi. "La picchiava e la pedinava, le chiedeva se non si vergognasse ad avere un uomo che non fosse lui".