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“Al Cpr di Milano le persone vengono torturate”, due esposti penali dei Senatori de Falco e Nocerino

I Senatori Gregorio de Falco e Simona Nocerino hanno presentato due esposti penali per il sequestro preventivo del Cpr (centro per il rimpatrio) in via Corelli a Milano dopo l’ispezione effettuata gli scorsi 5 e 6 giugno. Il primo dei due ipotizza il reato di tortura all’interno del centro ai danni degli ospiti.
A cura di Filippo M. Capra
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Una manifestazione fuori dal Cpr
Una manifestazione fuori dal Cpr

I Senatori Gregorio de Falco e Simona Nocerino hanno presentato due esposti penali per il sequestro preventivo del Cpr (centro per il rimpatrio) in via Corelli a Milano dopo l'ispezione effettuata gli scorsi 5 e 6 giugno. A seguito del report "Delle Pene senza Delitti – Istantanea del CPR di Milano" realizzato dai medesimi, il primo esposto penale, con cui si ipotizza il reato di lesioni e tortura aggrava in concorso – si legge in una nota – "fa riferimento alle testimonianze dei trattenuti che hanno raccontato di pestaggi da parte di agenti delle forze dell'ordine il 25 maggio 2021".

Il dossier dei Senatori in visita: Esposto per il reato di tortura

Il secondo esposto invece ipotizza "il reato di rifiuto di atti d'ufficio e chiede il sequestro preventivo del centro per la situazione ben conosciuta di totale indisponibilità di cure sanitarie specialistiche all'interno del Centro, dovuta al mancato accordo tra Prefettura e Regione". Il Senatore de Falco racconta che al suo ingresso insieme alle assistenti è stato testimone di "un evento di autolesionismo da parte di un trattenuto, che stava per essere affrontato da agenti in tenuta antisommossa". De Falco evidenzia poi "la mancanza di registri e procedure, e le testimonianze dei trattenuti che fanno emergere una dilagante condizione di forte disagio psicofisico, che sfocia in frequenti atti di autolesionismo o in tentativi di suicidio. Nel corso dei colloqui – continua il comunicato stampa – sono state registrate anche notizie di pestaggi da parte delle forze dell'ordine".

"Al Cpr non c'è tutela della salute"

All'interno del dossier presentato, i Senatori denunciano inoltre "la gestione approssimativa e le carenze strutturali di un centro nel quale impera l'arbitrio". Questo sarebbe "causato da una legislazione lacunosa che ha prodotto un non luogo dei diritti umani, laddove non esistono nemmeno garanzie minime di tutela per il diritto alla salute, alla difesa, alla comunicazione". Infine, de Falco e Nocerino indicano "le responsabilità delle istituzioni che delegano a privati la custodia di esseri umani, con bandi al ribasso che consentono che per il profitto si taglino i servizi". In definitiva, conclude la nota, "si evidenzia, altresì che la struttura stessa del CPR è anche inutile e costosa, non potendo ottenere lo scopo per cui sarebbe nata: la limitata permanenza ed il rimpatrio di persone che non hanno titolo per rimanere in Italia".

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