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Ai funerali di Oriana Fregoni il racconto degli amici: la festa tanto attesa, l’ultimo messaggio

Si sono svolti a Rivolta d’Adda i funerali di Oriana Fregoni, travolta e uccisa a 14 anni da un’auto davanti a liceo che frequentava nel Lodigiano.
A cura di Chiara Daffini
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Doveva essere un giorno di festa. E la festa, tanto attesa dalla giovanissima Oriana Fregoni, c’era davvero. Era stata organizzata al liceo Gandini di Lodi per celebrare la fine dell’anno scolastico. La 14enne aspettava da settimane quella sera del 7 giugno, la stessa in cui ha perso la vita investita da un suv dove, secondo le ultime indiscrezioni, era alla guida il nonno di un compagno di scuola.

Il dolore di Rivolta d’Adda

È un sabato torrido a Rivolta d’Adda, paesino al confine tra Cremona e Bergamo. Ma le strade e la piazza non sono immobili per il caldo: il suono delle campane accompagna uno dei giorni più tristi per la comunità, che si stringe attorno al dolore della famiglia Fregoni. Alle 14, un’ora prima dell’inizio dei funerali, il portico del municipio vicino alla basilica di Santa Maria Assunta e San Sigismondo è già gremito di bambini e ragazzi. Indossano la camicia e i pantaloni lunghi, nonostante l’afa, ognuno tiene in mano una rosa bianca.

Gli amici di Oriana in processione verso la chiesa
Gli amici di Oriana in processione verso la chiesa

“Dai ragazze, andiamo alla festa!”

“Oriana era euforica all’idea di quella festa – racconta a Fanpage.it Irene, compagna di classe della 14enne deceduta nella serata di martedì 7 giugno -, per lei, abituata a vivere in paese, era una delle poche occasioni per andare in città e stare con noi amiche”. Oriana frequentava il liceo scientifico Gandini a Lodi, era l’unica, insieme a un’amica, a essersi spostata da Rivolta d’Adda all’istituto di Lodi. “Noi compagne di classe – continua Irene – non eravamo molto convinte, è stata Oriana a spronarci. Diceva ‘Dai ragazze, ho pure comprato una maglietta nuova per la festa’, così siamo andate. Avevamo passato il pomeriggio in chat per confrontarci su come vestirci e c’eravamo complimentate a vicenda per l’outfit”.

Il feretro con sopra la fotografia di Oriana
Il feretro con sopra la fotografia di Oriana

“Ti vedo, adesso arrivo”

Ma l’ultimo messaggio che Irene riceve da Oriana è proprio davanti al Gandini: “Ero lì e la stavo aspettando, mi ha scritto ‘Ti vedo, adesso arrivo’. Lei era dall’altro lato dell’attraversamento pedonale. Poi ho sentito un ‘ciak’, per fortuna c’erano delle macchine davanti e non ho visto la scena, ma ho subito capito che le era successo qualcosa”. Oriana viene travolta da un’auto proprio di fronte a scuola, davanti alla mamma Claudia e ai compagni di classe. “Non si è capito subito chi fosse stato investito – spiega Irene – io ho detto alla ragazza che era con me che non volevo guardare. Dopo un po’ ho scritto di nuovo a Oriana ma non rispondeva e dentro di me sapevo…”. Oriana viene soccorsa, ma muore poco dopo, al suo arrivo in ospedale l’encefalogramma è piatto. “Una ragazza di un’altra classe – ricorda Irene – è venuta a dirci che forse la ragazza investita era di prima C. E allora abbiamo detto ‘Vabbè, è Ori’”.

L'ingresso del feretro in chiesa
L'ingresso del feretro in chiesa

La firma di Oriana, la sua generosità

Gremita la chiesa, dove, a uno a uno, i compagni di classe e gli amici depongono le loro rose bianche sulla bara di Oriana. In prima fila papà Attilio, mamma Claudia e la sorellina Zoe. A loro va il primo pensiero di tutta la comunità e quello dei professori del Gandini, che alla fine della cerimonia funebre mandano il loro messaggio letto dalla preside Giusy Moroni: “Molti di noi professori della prima C – scrivono – l’ultimo giorno di scuola si sono trovati il programma didattico dell’anno appena passato con la firma di Oriana, che era rappresentante di classe. Dettaglio che suggerisce una delle sue caratteristiche: la disponibilità verso gli altri, la voglia di mettersi in gioco e di dialogare. Di lei abbiamo osservato la passione e l’entusiasmo in ogni cosa che faceva, anche dietro la mascherina e la sua meravigliosa frangetta”. A Oriana sarà dedicato il giardino dell’istituto che ha frequentato nell’ultimo anno.

Tantissimi ragazzi e bambini hanno portato rose bianche sulla bara di Oriana
Tantissimi ragazzi e bambini hanno portato rose bianche sulla bara di Oriana

“Quando ero malato veniva da me”

Anche chi con Oriana aveva passato gli anni dell’infanzia conferma tali caratteristiche. Cristian è stato suo compagno di classe alle elementari e alle medie e a Fanpage.it dice: “Quando ero malato veniva a casa mia, prendeva il mio zaino e lo portava a scuola, così che i maestri e i professori potessero consegnarmi il materiale. Se i miei genitori non potevano venire a prendermi c’erano sempre lei e la sua famiglia. Era una ragazza d’oro”.

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Passerà il dolore ma non il ricordo

Al termine della cerimonia amici e compagni di classe attendono il feretro fuori dalla chiesa con due striscioni. Su uno la scritta: “Ciao Oriana, sempre nei nostri cuori”. Sull'altro: “Il tempo lenirà, ma il suo ricordo ci accompagnerà per sempre”. Poi il lancio dei palloncini e un applauso, lo stesso che tutti le avrebbero fatto al suo ingresso nel salone della festa.

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