Ai domiciliari per detenzione di droga, il marito la picchia per le dosi sequestrate: arrestato
Era appena tornata a casa, in un condominio nel quartiere San Rocco di Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Il pm aveva disposto per lei, una donna di 33 anni di origini romene accusata di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, gli arresti domiciliari in attesa della convalida e del processo per direttissima. Lo scorso venerdì 10 marzo i carabinieri l'avevano sorpresa in casa mentre preparava delle dosi da rivendere da un blocco di cocaina. La notte seguente, però, è stata lei a chiamare il 112 perché il marito, un 40enne tunisino, l'aveva aggredita con calci e pugni.
L'aggressione e la chiamata al 112
Secondo quanto ricostruito, infatti, l'uomo era infuriato per la droga che le era stata sequestrata. Dopo aver bevuto e assunto droga, ha aggredito la moglie appena rientrata a casa prima a parole poi a botte, lanciandole contro anche diversi oggetti. La 33enne è riuscita a chiamare i soccorsi e a fuggire. Quando i militari sono arrivati sotto il condominio, la donna era in strada che piangeva. Il marito, invece, si era barricato in casa armato di coltello, minacciando di gettarsi dal balcone.
C'è voluta un'ora di trattative, con il supporto del carabiniere negoziatore del comando provinciale di Monza, per far arrendere l'uomo che è stato poi arrestato. La 33enne ha raccontato ai militari di numerosi episodi di violenza fisica e psicologica, subiti soprattutto negli ultimi due mesi.
L'arresto della donna
La chiamata al 112 di venerdì, infatti, era arrivata dai loro vicini di casa che lamentavano una lite domestica. Il 40enne era uscito dall'appartamento al termine di una discussione sbattendo con violenza la porta. Per questo motivo, quando la donna ha sentito bussare non ha nascosto nulla di quello che stava facendo. Dall'altra parte, però, non c'era il marito ma i carabinieri.
La 33enne aveva in mano alcune dosi appena preparate e su un tavolo c'erano cartine e bilancino di precisione. Il blocco di cocaina è stato, invece, trovato in una scatola di scarpe. I militari hanno sequestrato circa 16 grammi di polvere bianca e tutto il materiale per confezionarla che hanno trovato. Ora è arrivato l'arresto anche per il 40enne, indagato per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti contro familiari o conviventi.