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Ai domiciliari per aver travolto e ucciso una donna a Milano, il giudice: “Da parte sua assoluta insensibilità”

Il giudice per le indagini preliminari Alberto Carboni ha detto che l’autista alla guida del camion che ha investito Rocio Espinoza Romero a Milano ha dimostrato “assoluta insensibilità” per non essersi fermato a prestare soccorso.
A cura di Alice De luca
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Il punto in cui è avvenuto l'incidente che è costato la vita a Rocio Espinoza Romero
Il punto in cui è avvenuto l'incidente che è costato la vita a Rocio Espinoza Romero

Secondo il giudice per le indagini preliminari Alberto Carboni, l'autista del camion che a Milano ha travolto e ucciso Rocio Espinoza Romero mentre stava attraversando sulle strisce pedonali avrebbe manifestato "assoluta insensibilità per le conseguenze delle sue condotte" perché "non si è presentato spontaneamente alle forze dell'ordine e non ha chiamato i soccorsi".

Le parole del giudice

Nel provvedimento con cui il conducente del camion è stato scarcerato e messo ai domiciliari, il gip ha poi scritto che l'autista potrebbe non aver prestato soccorso a causa del probabile "turbamento" provocato dall'incidente, ma ha biasimato il fatto che lui sia scappato "senza prestare aiuto alla donna travolta e senza curarsi delle altre persone coinvolte nel sinistro".

Il conducente ha chiamato l'avvocato durante la fuga

Quando è stata investita, nella mattinata di mercoledì 11 dicembre, Rocio Espinoza Romero stava attraversando la strada sulle strisce pedonali e con il semaforo verde. Con lei c'erano la madre e i due figli di un anno nel passeggino. Dopo averla travolta e trascinata per più di dieci metri, il conducente, il 24enne Francesco Monteleone, ha fermato il camion per qualche secondo, per poi ripartire e darsi alla fuga. Rintracciato e arrestato, ha poi dichiarato di non essersi accorto di niente.

Ma un nuovo dettaglio, emerso nelle ultime ore, ha obbligato a riscrivere la dinamica dell'incidente. Nonostante l'autista abbia dichiarato di non essersi accorto dell'accaduto, dalle prime indagini è emerso che avrebbe cercato di mettersi in contatto con il suo avvocato subito dopo l'investimento, prima di essere arrestato. Monteleone avrebbe infatti chiamato il suo legale e, non avendo ricevuto risposta, gli avrebbe scritto un messaggio su Whatsapp.

Il suo cellulare è ora nelle mani degli inquirenti, che stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso per capire se il ragazzo stesse utilizzando il telefono al momento dell'incidente.

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