Agricoltori lombardi in protesta: “Non andremo alla manifestazione a Roma, ci dissociamo da Calvani”
"Loro non fanno il nostro lavoro, loro sono infiltrati che hanno l'obiettivo della politica e basta, loro sono di estrema destra, sono una corrente rivoluzionaria, ci ricordiamo i forconi di Calvani, ci dissociamo dalla loro linea, noi siamo produttori, loro politici".
Non usa mezzi termini, dal presidio degli agricoltori di Melegnano (Milano), Filippo Goglio di Riscatto agricolo che non parteciperà alla giornata di mobilitazione indetta giovedì 15 febbraio a Roma dall'ex leader dei forconi Danilo Calvani, alla quale dovrebbe partecipare anche l'ex Forza nuova Giuliano Castellino, recentemente condannato per l'assalto del 9 ottobre 2021 alla sede nazionale della CGIL a Roma.
"Ci dissociamo da Calvani, non ci rappresentano queste persone" spiega Goglio, confermando la frattura tra le aree della protesta dei trattori, con Riscatto agricolo considerata troppo "aperturista", verso le istituzioni, dal movimento di Calvani (C.r.a. agricoltori traditi) invece più intransigente.
Le proteste degli agricoltori
Da diverse settimane, ma in Germania già da dicembre, gli agricoltori europei sono scesi in strada, con i loro mezzi, spesso con veri e proprio blocchi stradali, per protestare contro le normative europee del settore.
Mentre alcune richieste degli agricoltori sono state recentemente accolte, dalla normativa europea contro lo stop ai pesticidi agli sconti sul gasolio agricolo decisi dai singoli Paesi membri, le proteste sono continuate, con gli agricoltori che denunciano guadagni troppo bassi a vantaggio della grande distribuzione. Proprio su questo punto lunedì c'è stato un incontro a Lodi tra i rappresentanti di Riscatto agricolo e Coop.
Gli agricoltori a Sanremo
In Italia il movimento di Calvani ha subito fatto registrare molte adesione tra gli agricoltori, proprio per i toni più accesi e meno concilianti rispetto al movimento Riscatto agricolo. Per Goglio di Riscatto agricolo, il movimento di Calvani sarebbe troppo politico e soprattutto estremista.
Il rischio di infiltrazioni e la frammentazione del movimento di protesta ha portato la Rai a escludere la presenza sul palco dell'Ariston degli agricoltori durante una delle serate del festival di Sanremo, optando per la lettura di un comunicato: "Era un palco mondiale, purtroppo delle frange estremiste si sono infiltrate nei nostri presidi, loro [la Rai] si sono tutelati e l'abbiamo capito, – conclude Goglio – però ringraziamo sia la Rai sia Amadeus per aver letto la nostra lettera".