Aggressione omofoba a un 12enne: insultato e colpito mentre andava al Pride di Milano
Un ragazzino minorenne è stato aggredito da un gruppo di ragazzi più grandi mentre cercava di raggiungere il Pride di Milano. A riferire l'episodio è stato il Centro di iniziativa gay Arcigay Milano, che tramite il suo presidente Fabio Pellegatta ha poi espresso solidarietà alla giovane vittima. Si sarebbe trattato di un'aggressione omofoba, avvenuta all'interno del Parco Sempione a pochi metri dall'Arco della pace, dove ieri sera si è tenuto l'evento conclusivo del Milano Pride che tra le varie cose chiedeva con forza l'approvazione del Decreto di legge Zan contro l'omotransfobia. Il ragazzino, che stando a quanto riporta il quotidiano "La Repubblica" avrebbe solo 12 anni, sarebbe stato prima insultato da due ventenni per il suo presunto orientamento sessuale, quindi sarebbe stato colpito con alcuni schiaffi dietro la testa. Atto conclusivo di questa vile aggressione è stato un cocktail che uno dei due ventenni ha rovesciato addosso alla vittima.
La solidarietà di Arcigay Milano: il Senato approvi il Ddl Zan
Per fortuna il ragazzino non ha riportato gravi conseguenze: è stato soccorso dalle stesse ambulanze presenti in piazza e non ha avuto bisogno di essere portato in ospedale. Ma resta naturalmente la ferita psicologica di un'aggressione avvenuta solo per il proprio modo di essere. "Esprimiamo la massima solidarietà alla vittima da parte del CIG Arcigay Milano e dell’intera rete di Milano Pride e chiediamo con forza se possibile ancora maggiore che il Senato approvi la legge contro l’omotransfobia, il ddl Zan: è urgente", ha dichiarato Fabio Pellegatta. Lo stesso promotore del disegno di legge, il deputato del Pd Alessandro Zan, è intervenuto sul caso: "Un ragazzo minorenne è stato aggredito mentre si recava al Milano Pride. ‘Frocio di merda', poi i pugni e i calci da un branco in pieno centro, mentre celebravamo il Pride in tutta Italia. La solidarietà non serve – ha scritto Zan su Twitter – Serve una legge". Sulla vicenda intanto indaga la Digos di Milano, che cercherà di rintracciare i responsabili.