Aggrediscono due turisti sul Naviglio con bastoni e bottiglie per rubare un orologio: fermati due ragazzi
Due turisti sono stati aggrediti da un gruppo di ragazzi armati di bastoni e bottiglie di vetro alle prime ore di oggi, sabato 25 maggio, in via Ascanio Sforza a Milano. Lo scopo dell'assalto avvenuto lungo il Naviglio Pavese era quello di sfilare un orologio, che poi si è rivelato essere di scarso valore, dal polso di uno dei due malcapitati. Alcuni passanti, però, hanno notato la scena e hanno chiamato la polizia. I lampeggianti della volante ha messo in fuga il gruppo, ma gli agenti sono riusciti a bloccare un 30enne e un 35enne e a portarli poi in carcere.
Il tentativo di rapina con bastoni e bottiglie
L'aggressione è avvenuta intorno alle 4:30 del 25 maggio. Due turisti, un ecuadoriano di 24 anni e un americano di 26, stavano camminando lungo il Naviglio Pavese quando sono stati accerchiati da un gruppo di ragazzi. Questi, che stando al racconto delle vittime sarebbero stati tutti di origine nordafricana, avrebbero iniziato a minacciarli armati di bastoni e bottiglie di vetro.
Alcuni passanti hanno notato come uno di loro avrebbe provato a sfilare l'orologio dal polso del 24enne, con botte e strattoni, ma questo avrebbe opposto resistenza. Chiamato il 112, in via Sforza sono arrivati gli agenti con una Volante in soccorso dei turisti.
L'arresto di due aggressori e le indagini della polizia
Alla vista dei lampeggianti, i ragazzi sono fuggiti. I poliziotti, però, sono riusciti a fermarne due: un 30enne e un 35enne, entrambi di nazionalità marocchina, irregolari su suolo italiano e con precedenti. Quando gli agenti gli hanno puntato contro il taser, si sono fermati senza bisogno di usare il dissuasore elettrico.
I due sono stati condotti in carcere a San Vittore, dopo che hanno rifiutato le cure in ospedale. La polizia sta continuando le indagini per cercare di risalire agli altri componenti del gruppo. Intanto, sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che aiuteranno gli agenti anche a ricostruire la dinamica dell'aggressione.