Aggredisce la moglie e il figlio di 4 anni, poi spintona i carabinieri per picchiare la donna
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Non è bastato neanche l'intervento dei carabinieri affinché un uomo la smettesse di aggredire la giovane moglie e il figlio di appena 4 anni. Alla vista dei militari, infatti, il 31enne si è scagliato anche contro di loro prima con insulti e ingiurie, poi li ha spintonati pur di riuscire a raggiungere la donna e colpirla. Ma fortunatamente questo suo intendo è stato impedito dai due carabinieri, anche se è costato una contusione al polso a uno di loro.
I fatti risalgono alla sera di sabato 9 dicembre. I carabinieri della Stazione di Verdello, in provincia di Bergamo, sono intervenuti a Fara Gera d'Adda, in quanto alcun cittadini li avevano chiamati per segnalare una lite tra due coniugi a bordo di un’autovettura in sosta in via Bergamo. Non appena sono giunti sul posto, i militari hanno soccorso una donna di 26 anni, di origini ucraine, in lacrime e visibilmente scossa, con accanto il figlio di 4 anni.
La donna, che stava in piedi e a bordo della carreggiata, ha raccontato agli agenti di aver avuto un'accesa discussione con il compagno durante il tragitto in auto per tornare a casa. L'uomo, stando al suo racconto, avrebbe anche sferrato un violento pugno contro il parabrezza dell’auto, mandandolo in frantumi. A conferma del racconto, gli operatori della volante hanno verificato che l'Audi A3 su cui viaggiava la famiglia avesse effettiva il parabrezza rotto, trovando a terra i vetri in frantumi.
Intanto, però, il 31enne, anche lui di origini ucraine, visibilmente ubriaco, è sceso dall'auto e ha iniziato a rivolgere pesanti insulti contro i militari e, man mano che la moglie raccontava, ha iniziato ad agitarsi anche nei suoi confronti. L'uomo, in preda all’ira, voleva raggiungere la moglie per percuoterla e spintonava ripetutamente i carabinieri che tentavano di fermarlo. Alla fine i due militari hanno dovuto ammanettarlo e portarlo nelle camere di sicurezza della Caserma dei Carabinieri di Treviglio in attesa del processo per direttissima.
Subito dopo uno dei carabinieri intervenuti è dovuto andare in ospedale per una contusione al polso che si è procurato durante le concitate fasi dell’arresto.