Aggredisce i poliziotti con un coltello e uno di loro spara: morto un uomo a Milano
Un uomo di 45 anni è morto in una sparatoria con la polizia nella notte tra lunedì 22 febbraio e martedì 23 a Milano. Stando a quanto riportato dall'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia, il conflitto a fuoco si è verificato in via Sulmona, in zona Corvetto. L'uomo, munito di coltello, si sarebbe scagliato contro la polizia e uno degli agenti avrebbe poi sparato ferendolo a morto.
Il conflitto a fuoco
Dalle prime informazioni emerge che il 45enne – un uomo con precedenti per droga e reati contro la persona – sarebbe uscito da un palazzo in stato "di forte alterazione". A segnalare la sua presenza sarebbero stati alcuni residenti che con un coltello o una mazza inveiva contro dei passanti. Una volta giunti i poliziotti tra piazzale Bologna e via Varsavia, l'uomo – che si sarebbe nascosto dietro una siepe – li avrebbe aggrediti con un coltello. Gli agenti – stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera" – avrebbero quindi sparato in aria per cercare di allontanare l'uomo che intanto avrebbe cercato di colpirli con il coltello correndo a zig zag in strada. L'uomo si sarebbe scagliato contro un poliziotto che avrebbe sparato con la pistola d'ordinanza ferendo così il 45enne a morte. Sul posto è intervenuto il personale del 118 con tre ambulanze e un'automedica. I sanitari però non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Oltre lui, sono stati soccorsi anche due poliziotti di 22 e 36 anni che sono stati trasportato al Policlinico in codice giallo perché sotto choc e con lievi ferite.
Le indagini per ricostruire quanto accaduto
Sempre in base a quanto riportato dal Corsera, sembrerebbe che un residente abbia filmato parte della scena. La scientifica avrebbe trovato otto proiettili sull'asfalto. Uno dei proiettili avrebbe colpito anche la ruota di una delle due volanti. Il corpo della vittima invece era senza scarpe e con solo delle calze bianche. Al momento sul caso indaga la squadra mobile diretta da Marco Calì e il sostituto Paolo Storari della Procura di Milano.