Agente aggredito in carcere, accusato Douglas Carolo: è recluso per l’omicidio di Andrea Bossi

Douglas Carolo è accusato di aver aggredito un agente penitenziario all’interno del carcere di Busto Arsizio (Varese) la domenica di Pasqua, il 20 aprile scorso. Il giovane, che da venerdì scorso si trova in isolamento, ora rischia di essere trasferito.
Il 20enne, originario di Samarate (Varese) e recluso dal 28 febbraio, secondo l'accusa sarebbe responsabile dell'omicidio di Andrea Bossi: il 26enne è stato ucciso con un fendente alla gola nella sua casa di Cairate, tra il 26 e il 27 gennaio 2024, e trovato morto dal padre poche ore dopo.
Il movente del delitto, dopo mesi di indagini, è stato ricostruito attraverso le testimonianze dei conoscenti e le chat tra vittima e presunti assassini."Con Douglas Carolo Andrea aveva una relazione da luglio 2023, iniziata come prestazione a pagamento e poi, almeno per Andrea, diventata una storia con sentimento. Lo chiamava il malessere", ha raccontato un'amica di Bossi, con cui l'ex orafo si confidava. "Litigavano spesso, Andrea mi diceva delle continue richieste di soldi. Una volta gli aveva rubato la carta di credito per fare acquisti all'outlet". Fino alla decisione del 26enne di chiudere i rubinetti.
"Era il mio bancomat, come avrei potuto ucciderlo?", aveva dichiarato infatti il 20enne, ora accusato di omicidio volontario premeditato insieme all'amico Michele Caglioni. Secondo quanto ipotizzato da chi indaga, la notte del 26 gennaio i due amici si sarebbero proprio organizzati per cercare di fare razzia di denaro, gioielli e oggetti di valore a insaputa del padrone di casa. Che, però, già vestito come per andare a dormire, probabilmente aveva chiesto conto di quanto sta succedendo, magari ribellandosi.
I due, che ora si accusano a vicenda, avrebbero quindi colpito Bossi proprio in quel momento, per evitare che potesse urlare o chiamare le forze dell'ordine, lasciandolo morire dissanguato sul pavimento. Poi sarebbero usciti dall'appartamento di via Mascheroni per prelevare al bancomat e tentare di rivendere i gioielli rubati a un compro oro della zona.