Affitti brevi a Milano, una struttura su cinque è fuori legge: in arrivo il boom di abusivi per la Fashion Week
Una struttura su cinque in Lombardia non è regolare. Secondo i dati del Ministero del Turismo, ad oggi, delle 60.456 strutture registrate in regione 49.508 strutture (82 per cento) sono perfettamente legali, mentre il 18 per cento non ha richiesto il codice identificativo obbligatorio finalizzato a contrassegnare le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività ricettive. Ancora più nel dettaglio: a Milano e provincia su 25.218 alloggi registrati i CIN concessi sono solo 19.900 (79 per cento), descrivendo così il 21 per cento di host fuori legge.
A questi peraltro vanno aggiunte le strutture abusive non registrate, sulle quali è difficile fornire un dato e che, come è noto, in occasione di momenti come la Design Week o la Settimana della Moda aumentano significativamente. Sono infatti molti i proprietari, se non addirittura semplici locatari, che, soprattutto durante il Salone del Mobile, condividono o lasciano la propria abitazione per affittarla (a prezzi fuori mercato) ai molti turisti in cerca di una sistemazione provvisoria.
Ed è così proprio Milano, non a caso, insieme alla vicina Lodi la provincia con il maggior numero di strutture fuori legge: qui solo il 79 per cento degli alloggi risulta adempiente alle regole, mentre a Lodi è addirittura il 74 per cento. Le più "diligenti"? Bergamo e Cremona, con l’88,5 per cento di strutture registrate, seguite da Brescia all’86 per cento, Varese e Monza-Brianza all’85 per cento, Pavia, Mantova e Sondrio all’83,5 per cento. Chiudono la classifica le località di lago Lecco, all’83 per cento, e Como all’80 per cento.
Per quanti saranno accertati irregolari scatteranno di conseguenza ora le sanzioni che “per un immobile privo del CIN possono arrivare a 8mila euro", spiega Gennaro Sposato di Rödl & Partner. "L’assenza di estintori e rilevatori obbligatori è sanzionata con una multa che può arrivare fino a 6mila euro. L’insussistenza dei requisiti di sicurezza obbligatori è poi sanzionata secondo le disposizioni regionali o statali".