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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo precipitato a Milano, trovato un pezzo del motore: era a 2,5 metri sotto terra

È stato trovato uno dei pezzi del motore dell’aereo che domenica scorsa è precipitato a San Donato Milanese (Milano). Il pezzo si trovava a circa 2,5 metri sotto terra. Il recupero di questo potrebbe essere utile per comprenderne le cause anche se, come appreso da Fanpage.it da alcune fonti della Procura, l’aereo è stato ridotto a brandelli e questo complicherà ancora di più le operazioni di analisi.
A cura di Ilaria Quattrone
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È stato trovato uno dei pezzi del motore dell'aereo che domenica scorsa è precipitato e si è schiantato contro un palazzo di San Donato Milanese (Milano): il pezzo era piantato a circa 2,5 metri sotto terra. Dalle analisi dei frammenti del propulsore si potrebbe capire cosa abbia provocato l'incidente anche se, come appreso da Fanpage.it da alcune fonti della Procura, l'aereo è stato ridotto a brandelli complicando ancora di più le operazioni di analisi. Ciò che aiuterà nella comprensione di quanto accaduto sarà l'analisi della scatola nera.

Dalla Romania i documenti relativi ai brevetti di Petrescu

Intanto in attesa degli esiti delle analisi, i pubblici ministeri Mauro Clerici e Paolo Filippini – coordinati dall'aggiunto Tiziana Siciliano – che indagano sull'incidente stanno vagliando i video delle telecamere di videosorveglianza e le immagini amatoriali. All'esame dei pm anche le registrazioni della torre di controllo. Per quanto riguarda Dan Petrescu, che pilotava l'aereo al momento dell'impatto, non è al momento possibile capire da quanto tempo guidasse quel velivolo. È certo, spiegano ancora a Fanpage.it, che avrà avuto esperienza visto le caratteristiche dell'aereo, ma anche per questo bisognerà attendere le analisi di ciò che è rimasto della strumentazione che registra i chilometri volati. Allo stesso tempo dalla Romania saranno inviati tutti i documenti relativi alla tipologia di brevetti che il magnate aveva.

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Le ipotesi al vaglio degli inquirenti

Intanto la Procura ha incaricato il professore Marco Borri, ormai in pensione dal dipartimento di Scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano, di procedere con tutte le analisi tecniche. Al momento sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti: si va dall'errore umano al disorientamento spaziale allo stallo dell'aereo o anomalia del motore e infine al malore del pilota. Solo la scatola nera però potrà chiarire tutti i dubbi.

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