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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo precipitato a Milano, aperta la scatola nera: i dati sveleranno le cause dell’incidente

Oggi si è aperta la scatola nera del Pilatus-Pc12, l’aereo precipitato lo scorso 3 ottobre: i dati sveleranno tutte le manovre e le cause dello schianto.
A cura di Giorgia Venturini
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È il giorno dell'apertura della scatola nera del Pilatus-Pc12, l'aereo da turismo precipitato lo scorso 3 ottobre su un palazzo in costruzione a San Donato Milanese. Dallo schianto morirono otto persone, tra cui anche un bambino di 2 anni. Questa mattina – come confermato anche a Fanpage.it dalla Procura di Milano – sono stati estrapolati i dati del registratore di volo. Saranno questi a chiarire tutto quello che è successo nei minuti successivi il decollo: la scatola nera infatti fornirà tutte le informazioni sul funzionamento del velivolo, ad esempio sui giri del motore, sulla posizione dell'elica e su pressione e temperatura dell'olio. Nel dettaglio, si capirà se il motore e i comandi di volo fossero danneggiati, se il pilota ha fatto una virata e se ha cercato di ritornare in pista. Alla guida c'era il pilota e magnate romeno Dan Petrescu.

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Tutte le possibili cause dell'incidente

Tra le ipotesi dello schianto quella che il pilota fosse stato vittima di un disorietamento spaziale. Ma anche l'errore umano, ossia una manovra sbagliata o azzardata durante un cambio di rotta. Così come un malore del pilota. Queste ipotesi saranno da prendere in considerazione se i dati della scatola nera non rileveranno anomalie nel motore o nelle altri parti meccaniche. Per questo ogni passaggio fatto con la scatola nera è fondamentale e delicato anche perché "le analisi sulla scatola nera sono irripetibili. Bisogna evitare a tutti i costi che la scatola nera venga compromessa", come aveva precisato a Fanpage.it il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell'aeronautica e oggi in pensione. Oggi all'apertura erano presenti avvocati, inquirenti ed esperti in materia. Per avere le prime risposte certe però bisognerà attendere qualche giorno. A breve invece si potrà sapere quanto detto in cabina pilotaggio: dalla conversazione tra gli altri passeggeri e la torre di controllo di Linate infatti si saprà se il pilota ha notato un'anomalia e quindi ha tentato il ritorno in aeroporto oppure se è stato colpito da un malore o è stato vittima del disorietamento spaziale.

Chi sono le vittime dell'incidente aereo

A bordo oltre all'imprenditore romeno c'erano anche la moglie e il figlio: la donna ha 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese, mentre il figlio, Dan Stefan Petrescu, 30 anni. Tra i passeggeri c'erano anche un amico canadese del figlio trentenne e una famiglia italo francese, sempre amici del noto imprenditore: il padre e il bambino piccolo di nazionalità italiana e la madre e la nonna del piccolo di nazionalità francese. Tutti erano saliti a bordo dell'aereo Pegasus Pc-12 qualche giorno prima da Bucarest e avevano fatto scalo all'aeroporto di Linate: da qui si erano rimessi in viaggio con destinazione Olbia, in Sardegna. Probabilmente tutti stavano raggiungendo la casa in Sardegna del noto imprenditore: qui li attendeva la madre di Dan Petrescu, l'anziana di 98 anni si trovava nella villa di famiglia e stava aspettando i suoi parenti e amici per trascorrere qualche giorno di vacanza tutti insieme. Dopo il decollo qualcosa non ha funzionato: il velivolo è precipitato su un palazzo abbandonato di San Donato milanese.

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