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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo precipita a Milano: tutti i punti oscuri dell’incidente ancora da chiarire

Sull’incidente dell’aereo contro un palazzo di San Donato Milanese (Milano) campeggiano vari dubbi e ipotesi: dall’anomalia del motore all’errore umano. Bisognerà però aspettare le analisi della scatola nera prima di poter sapere cos’è successo nella tragedia che ha causato la morte di otto persone.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sulla vicenda dell'incidente dell'aereo che si è schiantato contro un palazzo a San Donato Milanese (Milano) aleggiano ancora dubbi e perplessità. In queste ore si sono susseguite diverse ipotesi: dall'errore umano all'anomalia del motore, ma nessuna potrà essere confermata prima di ricevere i risultati della scatola nera. Per ora resta il dramma: due famiglie sono morte e tra loro c'è anche un bimbo di un anno e mezzo. Da un lato la famiglia del magnate romeno Dan Petrescu – alla guida del velivolo – e dall'altra quella di Filippo Nescimbene.

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L'ipotesi dell'errore umano e dell'ultimo messaggio alla Torre

Tra le ipotesi vi è quella dell'errore umano. Petroscu potrebbe essere stato vittima di "disorientamento spaziale" a causa magari delle nuvole di domenica. E magari questo unito a una errata valutazione di pesi e velocità potrebbe aver contribuito al disastro. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, ci sarebbe stato un ultimo contatto tra la torre di controllo dell'aeroporto di Linate e il pilota. Il sostituto procuratore della Procura di Milano, Tiziana Siciliano, che coordina le indagini, ha invece spiegato a Fanpage.it che la torre ha registrato solo un cambio di rotta. Nessuna comunicazione sarebbe quindi avvenuta tra il pilota e la torre.

Il motore in fiamme

Un altro dei dilemmi è quella della possibile anomalia e del guasto al motore. Quel giorno diversi testimoni hanno raccontato di aver visto uno dei motori prendere fuoco prima dell'impatto. Un video, acquisito dalla Procura che ha aperto un fascicolo per disastro colposo, riprende il momento dello schianto. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona non sono però chiarissime: "Durano pochi secondi – ha detto ancora Siciliano a Fanpage.it – e servirebbero dei tecnici che possano analizzare le immagini frame dopo frame". Piuttosto scettico sull'anomalia è il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell'Aeronautica: "Se ci fosse stata un'anomalia al motore (uno solo in questo tipo di velivolo) l'aeroplano – ha spiegato a Fanpage.it – sarebbe riuscito a restare in quota ancora qualche minuto grazie alle ali. Tempo magari sufficiente per ritornare in aeroporto. Ci sono buone probabilità che il pilota riesca a far atterrare l'aereo".

Chi sono le vittime

Oltre a Dan Petrescu, sono morti la moglie e il figlio Dan Stefan, di 30 anni. Con loro c'erano anche Filippo Nascimbene con la moglie Claire, il figlio di un anno e mezzo e la nonna del piccolo. Presente anche un amico di Dan Stefan e Nascimbene, il canadese Julien. Le due famiglie si erano riunite per festeggiare il battesimo del piccolo: sarebbero dovuti arrivare in Sardegna dove ad attenderli, nella villa dell'imprenditore, c'era la madre di Petrescu.

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