Aereo caduto, un testimone a Fanpage.it: “Sembrava il rombo di una Ferrari, ho visto pezzi di corpi”
Mentre le indagini coordinate dal procuratore Tiziana Siciliano proseguono, la cronaca dello schianto dell'aereo che è caduto domenica 3 ottobre a San Donato Milanese si arricchisce di nuove testimonianze. Mina Ishak, titolare del Crazy Pizza che dista pochi metri dal luogo dello schianto del velivolo, ha raccontato a Fanpage.it che "proprio mentre ero seduto fuori, ho sentito qualcosa tipo il motore di una Ferrari esplodere". Allora, ricorda Ishak, "il signore che abita di fronte a me ha detto: "È caduto un aereo". Così siamo corsi lì, sono stato il primo ad arrivare insieme a lui".
Un testimone: C'erano parti di corpo ovunque
Lo scenario che gli si è presentato davanti era tragico. Mina Ishak racconta che davanti agli occhi si è trovato "il braccio di un bambino, poi un altro corpo, e un altro ancora. Una cosa terribile, mi spiace tanto per loro, soprattutto per il bimbo". Come confermato anche dai vigili del fuoco e dal 118, infatti, l'identificazione delle vittime è stata più lunga del previsto a causa dello smembramento dei corpi, andati letteralmente distrutti a seguito del violento schianto che ha interessato l'aereo su cui le otto vittime, pilota compreso, viaggiavano. A notare l'oggetto volante precipitare senza possibilità di risalita, sarebbe stato l'uomo che vive davanti alla pizzeria di Mina. Questi spiega infatti che dopo averlo sentito dire quelle parole, si sono entrambi precipitati in direzione del luogo del disastro, temendo inizialmente che "fosse sull'autostrada". Invece, l'aereo è caduto nei pressi di "via Marignano, nel mercato vecchio di San Donato dove adesso c'è il parcheggio".
Raggiunti da altre persone, Mina ricorda di aver sentito dire ad un altro signore: "C'è un braccio lì", e purtroppo era quello del piccolo di appena un anno e mezzo. I soccorsi sono stati tempestivi: "In meno di dieci minuti la polizia è arrivata e ha chiuso la strada. Credo che non sia servita nemmeno una telefonata – aggiunge Mina Ishak – perché hanno capito che era caduto un aereo". Purtroppo però non è servito a nulla.