Aereo caduto, Petrescu lascia un patrimonio di 3 miliardi di euro: la madre 98enne è l’unica erede
Un impero di tre miliardi di euro: è questo il valore dell'impero di Dan Petrescu, il magnate che era alla guida dell'aereo che domenica scorsa si è schiantato contro un palazzo a San Donato Milanese. Con lui sono morti la moglie, il figlio 30enne, un amico del 30enne, un bimbo di un anno e mezzo con i suoi genitori e la nonna. In totale hanno perso la vita otto persone. Sul caso indaga la Procura di Milano che ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Al momento sono diverse le ipotesi che si susseguono sul motivo dell'incidente: lo stallo dell'aereo, il malore, il gesto estremo, l'errore umano e fino al disorientamento spaziale magari causato da un accecamento provocato dal passaggio dentro a una nube. Qualsiasi ipotesi potrà essere confermata o confutata solo dall'analisi della scatola nera.
Chi era Dan Petrescu
Petrescu era uno degli uomini più ricchi e famosi della Romania: il suo impero era nato tra il suo Paese d'origine e quello in cui si rifugiò (la Germania) a causa della dittatura di Nicolae Causescu. Petrescu strinse fin dagli anni '90 un legame con il campione di tennis Ion Tiriac che seguì poi negli investimenti nel settore dell'immobiliare. Fin da subito l'imprenditore è stato definito "il miliardario nell'ombra": la sua è stata una vita priva di eccessi. Non ha mai amato fare comparsate in televisione o dimostrare di essere ricco. Oltre alla passione per il volo e per il suo aereo, Petrescu amava la sua vita in Sardegna e la casa in Romania.
Chi sono i possibili eredi
Secondo alcuni giornali romeni l'imprenditore lascia, tra beni mobili e immobili, un patrimonio che va tra i due e i tre miliardi di euro. Oltre a questi ci sono alcune quote nella società Rocar e la rete di ipermercati e centri commerciali che Petrescu controllava. Attualmente l'unica erede è la madre di 98 anni. Accanto a lei ci sarebbe anche Anca Surugiu, che il sito "ObservatorNews", definisce "il braccio destro" e che potrebbe ricevere parte di questo patrimonio. La 98enne stava aspettando il figlio e la sua famiglia in Sardegna. Lì, sono arrivati altri loro famigliari per assistere l'anziana donna. Intanto il console generale a Milano ha detto che stanno fornendo tutta l'assistenza necessaria per il rimpatrio delle salme e il rilascio dei certificati di morte.