Aereo caduto a Milano, le prime telefonate al 112: “Ho visto cadere come una bomba, c’è fuoco”
"È appena caduto un aereo", e ancora: "Non so se devo uscire di casa, ho visto cadere come una bomba". Sono alcune delle prime telefonate arrivate al 112 subito dopo la tragedia aerea di domenica 3 ottobre a San Donato Milanese, alle porte di Milano, costata la vita a otto persone. A riportare il contenuto delle prime richieste di soccorso è stato il Tg1. "Viale 8 ottobre, di corsa, è precipitato qualcosa, un elicottero, davanti a noi", ha detto una delle persone che hanno chiamato il 112: "Ha fatto una fiammata enorme nel giardino qua davanti". Gli operatori hanno subito compreso di trovarsi di fronte a un evento eccezionale e hanno cercato di calmare i cittadini che chiamavano: qualcuno ha anche temuto si potesse trattare di un attentato. "Vedo del fuoco, credo siano morti tutti", ha detto una signora al centralinista: purtroppo aveva ragione.
Per chiarire le cause dello schianto sarà fondamentale l'esame della scatola nera
L'incidente è avvenuto pochi minuti dopo le 13 di domenica 3 ottobre a San Donato Milanese, a pochi passi dalla fermata metro. L'aereo Pilatus Pc-12 di proprietà del miliardario romeno Dan Petrescu, che era alla guida del velivolo, si è schiantato quasi in picchiata su un edificio di proprietà di Atm (l'azienda dei trasporti milanesi) in fase di ristrutturazione: domenica nel cantiere non c'era nessuno, e questa circostanza ha evitato che il bilancio dell'incidente fosse ancora più drammatico. Nello schianto sono morte tutte e otto le persone che erano a bordo dell'aereo da turismo: tra loro anche un bimbo di poco più di un anno. Sarà l'analisi della scatola nera a consentire di chiarire le cause e la dinamica esatta dello schianto: i resti dell'aereo, trovati anche a diversi metri di profondità nel luogo dell'impatto, sono infatti in condizioni tali da poter difficilmente dare delle risposte ai magistrati che indagano per disastro aereo.