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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo caduto a Milano, il 12 novembre esame della scatola nera. Generale Landi: “Si saprà la verità”

Bisognerà attendere il 12 novembre e poi verrà aperta la scatola nera del Pilatus-Pc12, l’aereo da turismo precipitato lo scorso 3 ottobre su un palazzo in costruzione a San Donato Milanese. A Fanpage.it il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell’aeronautica e oggi in pensione, spiega: “Si saprà se c’è stata una qualsiasi anomalia al motore e cosa ha detto il pilota”.
A cura di Giorgia Venturini
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Si avranno le prime conferme e alcuni dubbi verranno finalmente sciolti. Bisogna attendere fino al 12 novembre e poi alcune ipotesi troveranno la conferma su quanto accaduto a bordo del Pilatus-Pc12, l'aereo da turismo precipitato lo scorso 3 ottobre su un palazzo in costruzione a San Donato Milanese. Il 12 novembre sarà il giorno in cui esperti tecnici, consulenti, avvocati e inquirenti apriranno la scatola nera: le analisi nera diranno se ci sono state anomalie sul motore e cosa ha provocato la morte delle otto vittime a bordo, tra cui anche un bambino di due anni. Cosa si potrà scoprire lo spiega bene a Fanpage.it il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell'aeronautica e oggi in pensione.

Generale perché si è aspettato così tanto prima di aprire la scatola nera?

Dobbiamo fin da subito precisare che le analisi sulla scatola nera sono irripetibili. Aprirla subito dopo l'incidente è un rischio. Bisogna evitare a tutti i costi che la scatola nera venga compromessa. I dati che emergeranno interessano soprattutto a inquirenti e avvocati per eventuali responsabilità tanto che i legali si presenteranno con i loro consulenti tecnici. Per questo quando si apre la scatola nera non bisogna correre nessun rischio.

Cosa si riuscirà a scoprire?

Prima di tutto si saprà se c'è stata una qualsiasi anomalia al motore o ad altri equipaggiamenti.. La scatola nera in questi tipi di aerei non è di grande complessità, ma racchiude tutte le informazioni necessarie per capire cosa sia successo. Fornirà tutti i dati sul funzionamento del velivolo, ad esempio sui giri del motore, sulla posizione dell'elica e su pressione e temperatura dell'olio. Sarà così possibile capire se il motore funzionava bene. Ma si potrà anche capire come funzionavano i comandi di volo, se il pilota ha fatto una virata, se ha cercato di ritornare in pista. Dalle analisi capiremo se c'è stato anche un blocco dei comandi.

Tra le congetture su quanto accaduto lei spiegava anche quella del disorientamento spaziale, ovvero quando il pilota non riesce più a distinguere il "giù" con il "su". Si potrà capire anche questo dalla scatola nera?

Sì. Se per tutte le analisi dei dati bisognerà aspettare anche dopo il 12 novembre, quel giorno sapremo con chiarezza le comunicazioni interne tra pilota e passeggeri e quelle con la torre di controllo. Quello che ha detto il pilota potrà già chiarire tutto. Inoltre, se tutto ha funzionato bene, gli inquirenti si concentreranno sul comportamento del pilota.

Tutte le ipotesi ora sono ancora aperte?

Sì, dal malfunzionamento del motore a un malore del pilota. Quello che dico sempre è che un incidente aereo è la conseguenza di una catena di eventi. La scatola nera ci darà la certezza su cosa ha funzionato e cosa no.

Il 12 novembre dunque non si potrà sbagliare?

Assolutamente no. Ripeto, una volta aperta la scatola nera le prove non sono più ripetibili.

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