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Adriano Galliani non si presenta al confronto con gli altri candidati alle elezioni suppletive di Monza

Adriano Galliani non si è presentato nell’unico confronto tv tra i candidati per le elezioni suppletive di Monza. Ha detto di “non potere” per un impegno. Dura la reazione del principale avversario politico, Marco Cappato: “non ha voluto presentarsi, in pieno disprezzo di qualsiasi regola del dibattito democratico”, ha dichiarato. Alle elezioni di Monza si vota il 22 e il 23 ottobre, per occupare il seggio da Senatore che fu di Silvio Berlusconi.
A cura di Sara Tirrito
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Adriano Galliani, candidato del centodestra alle elezioni suppletive di Monza
Adriano Galliani, candidato del centodestra alle elezioni suppletive di Monza

Adriano Galliani, candidato del centrodestra per le elezioni suppletive di Monza, non si è presentato nell'unico confronto televisivo tra i concorrenti. Il dibattito è andato in onda ieri, lunedì 16 ottobre, alle 15.45 sul Tg regionale della Lombardia. Erano presenti tutti gli altri 7 avversari: Andrea Brenna, Giovanna Capelli, Marco Cappato, Cateno De Luca, Domenico Di Modugno, Daniele Giovanardi e Lillo Massimiliano Musso. Galliani, ha riportato la conduttrice, aveva un impegno.

Alle elezioni, che si terranno domenica 22 e lunedì 23 ottobre, si vota per occupare il seggio da senatore lasciato vacante da Silvio Berlusconi.

Adriano Galliani non si presenta al confronto tv tra i candidati

Unico assente degli otto politici in lizza per il posto da senatore a Monza, Adriano Galliani non ha dato molte spiegazioni. "In studio, vedete, c'è una sedia vuota – esordisce la giornalista Donatella Negri, che modera il dibattito – Doveva esserci Adriano Galliani, candidato del centrodestra. L'abbiamo invitato, però non è potuto venire". A dare il via al confronto è stato Marco Cappato, candidato del Comitato con Cappato, sostenuto dal centrosinistra. Ma le sue prime parole non hanno riguardato i temi elettorali. Cappato ha subito fatto una premessa: "Nessuno in Brianza ne sa nulla di queste elezioni".

Il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni è stato il primo a battersi per ottenere il confronto televisivo, l'unico previsto nella campagna elettorale per le suppletive, e aveva già polemizzato sulla mancanza di comizi e confronti di piazza con Galliani. "Sono grato per questa opportunità di confronto tv – ha detto Cappato  – necessaria per ottenere un minimo di informazione pubblica". Poi, ha voluto lanciare un affondo all'avversario politico: "Adriano Galliani non è che non è potuto venire, non è voluto venire, in pieno disprezzo di qualsiasi regola del dibattito democratico"

Il duro attacco di Cappato contro l'assenza di Galliani

"Sta facendo qui da noi quello che ha fatto in Parlamento quando era senatore: l'assenteista – ha detto Cappato parlando del presidente del Monza calcio – Sentivo anche che aveva paura dell'astensionismo. Beh, chi è causa del suo male pianga se stesso, perché trattando così la democrazia si dà benzina sul fuoco del disinteresse e della rabbia".

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Già nei giorni scorsi, Cappato aveva fatto diversi comizi ricordando i meccanismi partecipativi della democrazia, che dovrebbe obbligare gli avversari a discutere pubblicamente dei loro programmi prima delle elezioni. L'esponente dei radicali si è presentato come il "candidato fra la gente", recriminando al principale competitore di non essere altrettanto pronto a rispondere alle domande dei cittadini brianzoli.

Le posizioni di Adriano Galliani

In una lunga intervista a Fanpage.it, il candidato del centrodestra ha esposto parte della sua visione politica. Interrogato anche su Marco Cappato, ha detto che "sui temi etici ha una cultura molto diversa", e ha dichiarato di ispirarsi a "valori cristiani e principi liberali". L'ex fedelissimo di Silvio Berlusconi ha detto di volersi candidare per due ragioni: in primo luogo perché "si tratta del collegio che era di Silvio Berlusconi", con cui ha detto di aver tra scorso "i migliori anni" della sua vita.

In seconda battuta, con l'obiettivo di "rappresentare la terra in cui è nato". Galliani si è sempre espresso positivamente sul governo di Giorgia Meloni, e ha dichiarato di essere "a disposizione dei dirigenti di Forza Italia" da senatore. Ha poi negato di essere avvantaggiato dalla popolarità che gli conferisce il ruolo di presidente del Monza Calcio: "I tifosi del Monza hanno opinioni politiche diverse – ha detto – io ho le mie e spero vengano condivise dai tifosi biancorossi".

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