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Adotta una nonna di 91 anni e la porta per la prima volta al mare: “Tutti potremmo diventare come Maria”

Micol Beltramini è una scrittrice milanese. Brillante, curiosa e sensibile. Seduta con il fidanzato in un bar sui Navigli, un giorno vede nonna Mariuccia, 91enne sola ma apparentemente piena di energie. Almeno fino a quando, una sera, perde le chiavi di casa e Micol scopre il suo segreto.
A cura di Chiara Daffini
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Nonna Mariuccia e Micol Beltramini
Nonna Mariuccia e Micol Beltramini

Sui Navigli milanesi i residenti si conoscono tutti, specialmente quelli più anziani. E Mariuccia è sempre stata una di loro: camminava curva e lenta dai canali al parco giochi, dove si fermava ore a fare uncinetto. E per strada salutava e sorrideva, raccontava storie "a volte vere, a volte fantastiche".

"Era impossibile non notarla – dice a Fanpage.it Micol Beltramini, scrittrice meneghina che nel quartiere vive da dodici anni -. Nell’estate del 2018 io e il mio fidanzato, come al solito, non eravamo andati in vacanza.

Stavamo seduti al tavolo di un bar quando la vidi per la prima volta. Di sera in sera mi veniva sempre più voglia di conoscerla, finché un giorno la fermai e facemmo amicizia”.

“Volevo solo portarla al mare”

“Parlando – continua Beltramini – Mariuccia mi raccontò di non essere mai stata al mare e la mia prima reazione fu di volerla in ogni modo portare. Ormai la chiamavo ‘la mia fidanzata’, perché il mio per lei è stato da subito un innamoramento, mi chiedevo dove fosse, che cosa stesse facendo, volevo sapere tutto di lei. Ma una sera mi sono resa conto che il mare era l’ultimo dei suoi problemi”.

Le chiavi di casa e il segreto

Una sera Mariuccia perde le chiavi di casa e inizia ad agitarsi. Gli esercenti del quartiere, sapendo del suo legame con la signora, chiamano Micol che accorre in soccorso. Insieme a carabinieri e vigili del fuoco.

“Quando siamo entrati in quell’appartamento – ricorda la scrittrice – mi sono resa conto delle condizioni terribili in cui viveva Mariuccia. Non è che prima non vedessi che aveva sempre gli stessi vestiti ed era trascurata, ma in realtà non volevo vederla, forse perché è il riflesso di quello che potremmo essere tutti noi”.

Vecchi e soli in una metropoli che corre sempre di più e dimentica sé stessa.

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Una nuova casa per Mariuccia

L’Ats mette i sigilli alla casa di Mariuccia e per l’anziana signora parte una gara di solidarietà coordinata da Micol: “A dire il vero – ci tiene a precisare – è stato fondamentale l’aiuto di carabinieri, vigili del fuoco, assistenti sociali e sanitari, che si sono prodigati insieme a me per trovare un posto sicuro a Mariuccia”.

Obiettivo raggiunto: alla donna viene garantito un letto in una rsa convenzionata con il Comune, che si prende totalmente carico di lei. “L’ho portata io stessa in quella casa di riposo – dice Beltramini -, ma all’inizio non era molto contenta, essendo abituata a vivere libera e ‘selvatica’. Così ho deciso di ingegnarmi per rendere quel luogo una vera casa”.

L’appello su Facebook

In un post su Facebook ho chiesto ai miei amici chi di loro avesse voglia di venire ogni tanto a far compagnia a nonna Mariuccia, assicurando anche lezioni di uncinetto. Lei le aveva impartite a me, le settimane precedenti, e per questo mi ero anche presa una tendinite”.

La reazione è inaspettata: “Centinaia di persone si sono offerte per fare visita alla nonna, portando bambini, cani e giochi da fare insieme. “Un gruppo di ragazze – assicura Micol – è arrivato persino da Rimini”.

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Adesso si può andare al mare!

“Speravo, risolto questo grande problema, di poterla portare finalmente al mare. Ma poco dopo si è ammalata mia madre ed è morta. E poi è arrivato il Covid: sembrava non fosse destino”, ricorda la scrittrice.

E invece nel settembre del 2022 le due amiche ce l’hanno fatta: “L’ho portata a Varigotti e la prima cosa che mi ha detto è stata ‘Non è come il Ticino’, l’unico corso d’acqua con cui avesse avuto a che fare prima di quel momento. Aveva un po’ paura delle onde che si muovevano, ma siamo rimaste abbracciate sul bagnasciuga finché non si è abituata”.

“La mia amica scavezzacollo”

Tutte queste avventure Micol le ha raccontate in un libro. “La mia idea iniziale di titolo – confessa Micol – era ‘Volevo solo portarla al mare’, perché tutto è partito da lì, ma si è trasformato in qualcosa che mai avrei immaginato”.

Invece il romanzo, edito da Hacca Edizioni, s’intitola “La mia amica scavezzacollo”: “È una storia un po’ punk, perché anche Mariuccia lo è – commenta l’autrice -. È una storia che fa ridere e fa piangere e spero anche riflettere”.

"La mia amica scavezzacollo", di Micol Beltramini, Hacca Edizioni, 2022
"La mia amica scavezzacollo", di Micol Beltramini, Hacca Edizioni, 2022
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