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Adesca un 11enne e lo spinge a fare sesso anche in videochiamata: fugge in Svizzera ma viene arrestato

Un 26enne pugliese è stato arrestato alla frontiera tra Como e la Svizzera per violenze sessuali e adescamento di minorennni. L’uomo ha adescato un 11enne e, tenendo una fitta comunicazione con lui su Whatsapp, lo ha costretto a rapporti sessuali anche in videochiamata. Era latitante e su di lui pendeva un mandato di carcerazione europeo.
A cura di Sara Tirrito
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Immagine di repertorio
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Un uomo di 26 anni è stato arrestato arrestato per violenza sessuale aggravata, corruzione e adescamento di minorenni mentre si trovava alla frontiera tra Como e Ponte Chiasso, in Svizzera. Di origine pugliese, aveva adescato e violentato un ragazzo di 11 anni tra il 2016 e il 2019 nella provincia di Bari, costringendolo a compiere atti sessuali anche in videochiamata e su Whatsapp.

Su di lui era scattato un mandato di carcerazione europea nel 2022. Latitante, è stato rintracciato dalla polizia svizzera e arrestato alla frontiera tra Como e Ponte Chiasso.

Le violenze sui minori anche su Whatsapp e in videochiamata

I fatti di cui è accusato risalgono al periodo tra il 2016 e il 2019.  Ventiduenne all'epoca dei fatti, l'uomo si era integrato in un gruppo di giovani che praticavano skateboard e bici Bmx in provincia di Bari.

Tra gli skater c'era anche un ragazzo di 11 anni che è finito nel mirino dell'uomo. Con una scusa, l'uomo aveva attirato il minore a casa sua e aveva iniziato a parlare con lui tramite il social network Whatsapp.

Mantenendo le comunicazioni, lo aveva poi portato a compiere atti sessuali anche a distanza, in viedeochiamata. In fuga dal 2022, è stato arrestato il 15 settembre e dovrà rispondere di reati continuati di violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne e adescamento di minori.

L'arresto dopo la fuga in Svizzera

Dal dicembre 2022, sull'uomo pendeva un mandato di arresto europeo ed era ricercato in tutta l'area Schengen per l'estradizione. Latitante, aveva superato i confini nazionali andando anche all'estero. È stato trovato dalla polizia svizzera che lo ha segnalato alle autorità italiane.

Ad arrestarlo è stata la polizia di frontiera tra Como e Chiasso. Ora è recluso nel carcere di Pavia e dovrà scontare la pena 3 anni e 7 mesi.

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