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Addio allo storico platano di Giannasi, il patron: “Insieme da 57 anni, mi mancherai”

“Ti ho visto per la prima volta nel 1966. Sei stato per decenni il mio splendido, discreto e composto dirimpettaio”, la lettera d’addio di Dorando Giannasi, patron del chiosco più celebre di Milano, al “suo” platano in Porta Romana.
A cura di Francesca Del Boca
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Fonte: LaPresse
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È una delle accoppiate più famose della Milano storica da cartolina. Il Duomo con la Madonnina? Non per un milanese doc: nel cuore di chi vive il capoluogo lombardo, infatti, il pensiero va subito allo storico chiosco di Porta Romana Giannasi, che dal 1967 porta nelle tavole degli abitanti della città il pollo allo spiedo e le golosità da rosticceria.

Un'istituzione meneghina, con le sue tende bianche e rosse e la scritta verde, che ha dovuto dire addio a un pezzo di sé.

"Dorando Giannasi saluta il platano che da sempre fa da cornice al suo chiosco", le parole sui social della polleria. "La pianta sarà abbattuta per via delle sue condizioni di salute, che la rendono altamente pericolosa", avevano poi spiegato i titolari.

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La lettera d'addio di Dorando Giannasi

Così Dorando, il patron della gastronomia che ha lanciato pure una sua linea di gadget personalizzati, ha deciso di scrivere al bel platano di Porta Romana una lettera d'addio.

"Ti ho visto per la prima volta nell'autunno del 1966, eri già una splendida pianta di mezza età con una circonferenza di 3,40 metri", l'incipit, un viaggio tra i ricordi di quasi 60 anni fa. "Io ero un ragazzetto di 21 anni, insicuro, bruttino e magro come un chiodo".

"Ti ho visto cambiare livrea a ogni stagione, e dunque centinaia di volte", prosegue lo scritto. "Ho goduto dell'ombra che mi hai regalato, sei stato per decenni e decenni il mio splendido, discreto e composto dirimpettaio".

Un cammino percorso insieme. Fino a oggi, nel momento del saluto. "Ora la tua circonferenza è di 5,60 metri, e la mia età di 78 anni. Entrambi apparteniamo a mondi dove si vive, si nasce, si muore. Non saremo certo noi, a cambiare questa regola". E il commiato finale: "Mi mancherai".

Ma non tutto è perduto. Non tutto è scivolato nel buio del passato. "In memoria del nostro platano pianteremo 27 piante di castagno (il numero dei nostri dipendenti) grazie a Treedom, che da anni finanzia progetti agroforestali sul territorio", lo sguardo al futuro di Dorando Giannasi. Senza mai dimenticare il suo platano, compagno di una delle avventure milanesi più amate dalla città.

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