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Addio a Marco Sirtori, docente di letteratura all’Università di Bergamo morto a 55 anni

Il professore di Letteratura italiana contemporanea aveva 55 anni, e non ha superato una malattia improvvisa. La sua vita tra poesia e musica. I funerali si terranno martedì 10 a Cologno Monzese.
A cura di Francesca Del Boca
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Tra Dante Alighieri e i Depeche Mode. Letteratura antica e musica contemporanea, la poesia delle parole e la poesia del suono. Questo era Marco Sirtori, professore di Letteratura italiana contemporanea nel dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell'Università di Bergamo, la stessa che aveva frequentato da studente. Se n'è andato venerdì 8 luglio a 55 anni, portato via da un'improvvisa malattia. I funerali saranno celebrati martedì 12 luglio, alle 10, nella chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese.

Una vita tra poesia e musica

La letteratura, che insegnava con passione ogni giorno agli studenti dell'ateneo vista Città Alta. "La letteratura è la dimostrazione che una vita non ci basta: la lettura, tramite l’immedesimazione nei personaggi di finzione, ci permette di moltiplicare le nostre esperienze, di esplorare mondi sempre nuovi, di sperimentare esistenze parallele e identità plurime", aveva detto durante un'intervista. "Chi si accontenta di essere solo se stesso è un uomo infelice. Da bimbo ero sempre desideroso di sentire o leggere storie, e per questo sono diventato prestissimo un piccolo frequentatore di biblioteche".

E la musica, l'amore di una vita intera, ascoltata e suonata. Marco Sirtori aveva infatti pubblicato nel 2019 l'album Vanity,  con cover della canzone italiana come Ma che freddo fa, E la chiamano estate, Un bacio a mezzanotte. Nel 2021 era uscito invece Nautilus, un album con rivisitazioni in chiave pop di brani come Personal Jesus dei Depeche Mode, The power of love e Unchain my heart.

Due predilezioni che spesso trovavano un punto d'incontro, nella vita di Marco Sirtori. "La letteratura è, oltre che la mia passione, anche il mio lavoro. Con la musica è stato invece un amore fatale, una specie di attrazione irresistibile che mi ha portato a farne il mio linguaggio artistico. A un certo punto i miei due amori, letteratura e musica, hanno trovato una sintesi nei miei lavori scientifici".

L'amore di Ruggero

Ma non solo musica e letteratura. Al centro del cuore di Marco c'era anche Ruggero, cantautore e compagno da undici anni. "Ciao Marco… Amore mio, meraviglioso ed unico, mi hai regalato 11 anni insieme che non dimenticherò mai", scrive su Instagram, in un post pieno di dolore e bellezza. "Con te il cuore mi esplodeva di gioia, ogni giorno sempre di più. Non sarà mai più lo stesso senza di te. Hai combattuto fino alla fine come un leone facendomi capire ancora una volta quanto sei stato speciale. Oggi una parte di me va via con te".

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