Acquedotto privatizzato e rete idrica colabrodo: l’acqua costa il 30 per cento in più, caos a Tradate
La scure della tariffa unica per l'acqua potabile si è abbattuta sugli abitanti del comune di Tradate, in provincia di Varese. L'aumento per le famiglie residenti è stimato intorno al 30 per cento. Scoppia così la polemica per un caro bollette che pesa ulteriormente sui bilanci familiari.
L'acquedotto affidato a un consorzio
La causa sarebbe la privatizzazione dell'acquedotto. Risale allo scorso luglio la decisione di affidare la gestione del Servizio Idrico Integrato di tutti i comuni del varesotto alla società Alfa. Ma le prime brutte sorprese sono arrivate soltanto negli ultimi giorni quando sono state recapitate le bollette del nuovo fornitore.
Il gestore unico dell'acqua ha livellato il prezzo al metro cubo a 1,13 euro, al quale va aggiunta l'Iva che fa salire ancora la tariffa fino a 1,48. Un vero salasso per i tradatesi che in passato, con la gestione comunale, avevano tariffe di gran lunga più economiche.
Il sindaco: "Avevamo tariffe più basse"
Il sindaco di Tradate, Giuseppe Bascialla, non ci sta e spiega a La Prealpina: "Passando da una gestione comunale a un consorzio siamo fra coloro che debbono pagare di più. Non entro nel merito, voglio però fare rilevare che grazie alla buona politica i cittadini hanno goduto di tariffe fra le più basse della Lombardia". Sempre il primo cittadino sottolinea che se la gestione consortile si estendesse anche al ciclo dei rifiuti sarebbe un altro durissimo colpo per le famiglie.
Disagi per i cittadini
Quello dell'aumento della tariffa attualmente in vigore non è l'unico disagio per i residenti di Tradate, la società Alfa sta procedendo a calcolare gli importi totali con conguagli che partono addirittura da inizio 2021. Inoltre, le bollette possono essere pagate in due diverse modalità: con il classico bollettino postale e con PagoPA, il nuovo sistema di pagamento della Pubblica Amministrazione. La presenza di entrambi bollettini potrebbe confondere gli anziani con il rischio che paghino due volte.
Le polemiche si estendono anche alla rete idrica colabrodo che, denunciano i cittadini, disperde migliaia di litri d'acqua ogni giorno. Il sindaco fa notare che la competenza ora non ricade più sull'amministrazione comunale, ma sul nuovo gestore: "Fin quando la gestione dell’acquedotto è stata di nostra competenza abbiamo cercato di investire per rinnovare la rete. Non è per scaricare responsabilità sugli altri, ma è la nuova società che si deve occupare dell’acqua e della rete fognaria".