Accusato di tentato omicidio, rito abbreviato per il trapper Shiva
Il trapper Shiva, all'anagrafe Andrea Arrigoni, sarà processato con il rito abbreviato nell'inchiesta che lo vede accusato di tentato omicidio nei confronti di due ragazzi. L'episodio risale all'11 luglio 2023 ed è avvenuto nel cortile degli uffici della sua casa discografica dove le due vittime avrebbero tentato di aggredirlo.
Mai trovata l'arma con cui il trapper avrebbe sparato
Gli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, che difendono il cantante, hanno potuto chiedere il rito alternativo dopo che nella prima udienza del processo, la pubblico ministero Daniela Bartolucci ha integrato il capo d'imputazione con contestazione della ricettazione della pistola. Arma che non è mai stata trovata. Il rito abbreviato prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Il giovane è accusato di tentato omicidio e detenzione d'arma da sparo. La prossima udienza è prevista per il 19 giugno.
La sparatoria dell'11 luglio fuori dalla casa discografica
I fatti contestati risalgono all'11 luglio. Shiva era appena arrivato con l'auto nel parcheggio della sua etichetta Milano Ovest. Poco dopo due lottatori di MMA, Alessandro Rossi e Walter Puglisi, sono entrati inseguendo il trapper. Il 24enne sarebbe entrato nella struttura e ne sarebbe uscito impugnando una pistola calibro 9×21. Alla vista dell'arma, i due lottatori sono scappati, ma Shiva gli ha sparato contro colpendoli alle gambe. Agli inquirenti ha spiegato di essersi difeso da una presunta aggressione da parte di due persone vicine al suo rivale musicale, il trapper Rondo Da Sosa.