Accusato di aver ucciso tre pazienti Covid: inizia il processo per l’ex primario
È iniziato il processo nei confronti di Carlo Mosca, l'ex primario del pronto soccorso di Montichiari (Brescia) che è stato arrestato lo scorso gennaio con l'accusa di aver ucciso tre pazienti Covid con dei farmaci letali durante la prima ondata di Covid-19. Il medico dovrà rispondere davanti alla Corte d'Assise dell'accusa di triplice omicidio pluriaggravato e falsificazione di cartelle cliniche. Mosca si trova ancora agli arresti domiciliari.
All'udienza era presente l'infermiere che fece partire l'inchiesta
All'udienza di ieri era presente anche l'infermiere che il 23 aprile 2020 presentò l'esposto ai carabinieri che diede inizio all'inchiesta. Durante la sua testimonianza, l'uomo ha raccontato della pressione registrata al pronto soccorso durante le ultime settimane di marzo: "In quel periodo i posti erano limitatissimi, si doveva selezionare in base a età e patologie. A chi rimaneva escluso – racconta – facevamo l'accompagnamento alla morte con la morfina". L'infermiere ha poi raccontato che l'ex primario gli ordinò di somministrare anche succinicolina, il farmaco letale che avrebbe provocato il soffocamento: "Mi rifiutati, non volevo ammazzare le persone".
Le accuse nei confronti dell'ex primario
Da lì inizio il confronto con altri colleghi. Un altro infermiere contattò il collega e gli scrisse su Whatsapp: "Ma anche a te Mosca ha chiesto di fare succinicolina e propofol a chi sta morendo?". L'uomo poi fotografò alcune fiale che erano state gettate nel cestino. Adesso si cercherà di capire dove sia la verità e se veramente l'ex primario abbia ucciso o meno i pazienti per liberare i posti.