Accusato di aver rapito il figlio di 5 anni: la Corte d’Appello riduce la condanna a 3 anni e 3 mesi
Nella giornata di giovedì 4 aprile la Corte d'Appello di Brescia ha ridotto la pena a tre anni e tre mesi a un 35enne accusato di aver rapito il figlio di cinque anni. L'episodio è avvenuto il 5 ottobre 2022: l'uomo aveva partecipato a un incontro protetto e in quell'occasione lo aveva portato via mostrando una pistola all'assistente sociale.
La Procura Generale, come riportato dal quotidiano Il Giornale di Brescia, aveva chiesto di riqualificare il reato in sottrazione di minore. La libertà del bimbo, infatti, non era stata compromessa e inoltre non è stata presentata alcuna querela. Gli inquirenti avevano sostenuto che l'uomo dovesse essere condannato per il porto dell'arma clandestina e per la violenza privata nei confronti dell'operatrice con una pena di tre anni e tre mesi.
La madre del piccolo si era costituita parte civile per conto del figlio e aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. La difesa, invece, ha chiesto il proscioglimento da tutte le accuse. Si è associata alla Procura sulla riqualificazione del reato e ha chiesto il proscioglimento sugli altri capi di imputazione.
L'arma infatti non aveva il caricatore e non poteva sparare. Inoltre l'assistente sociale avrebbe detto in aula di non essersi mai sentita in pericolo. La Corte d'Appello ha quindi deciso di riqualificare il reato di sequestro di persona in sottrazione di minore. Ha disposto il non luogo a procedere.