Accusato di abusi su 6 pazienti, la Procura chiede 4 anni e 8 mesi di carcere per l’infettivologo Marco D’Annunzio
La Procura di Milano ha chiesto la condanna in primo grado a 4 anni e 8 mesi di reclusione per l'infettivologo Marco D'Annunzio, accusato di sei presunti episodi di violenza sessuale aggravata. Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Alessia Menegazzo, l'ex dirigente del Centro di riferimento Hiv e malattie a trasmissione sessuale di viale Jenner avrebbe approfittato del suo ruolo per abusare di ragazze in situazione di difficoltà. Il 45enne, a processo con rito abbreviato, ha sempre respinto ogni accusa.
Gli episodi contestati a D'Annunzio risalgono al periodo compreso tra agosto 2021 e febbraio 2022. Le presunte vittime si erano presentate al centro di viale Jenner in seguito ad alcuni problemi di salute. Secondo l'accusa e come scritto dal gip, il dottore avrebbe approfittato delle condizioni di vulnerabilità delle pazienti che "si trovavano in una situazione d'inquietudine, legata alla personale condizione di salute" per eseguire visite che sarebbero sfociate in abusi di natura sessuale.
Al 45enne vengono contestate azioni ed espressioni che avrebbe cercato di giustificare come parte del suo lavoro e della procedura. Durante le indagini erano emersi anche messaggi dal contenuto erotico che il medico avrebbe inviato alle ragazze su WhatsApp.
A carico di D'Annunzio, non era stata presa alcuna misura cautelare, ma una volta emerso il caso ad agosto 2022 era stato sospeso dall'ordine. Il 45enne nega ogni accusa, ma per lui la Procura ha chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Le presunte vittime si sono costituite parte civile al processo, come anche Regione Lombardia e Ats Milano a cui fa capo l'ambulatorio in cui lavorava. La sentenza sarà pronunciata dalla gup Fiammetta Modica.