Accoltellata dal marito davanti a un supermercato, un’amica: “Lui non accettava che lei lavorasse”

Parla a Fanpage.it Carla Kerepesi, amica della donna accoltellata dal marito nel parcheggio del supermercato Lidl a Bergamo. “Aveva ritirato la denuncia perché non voleva che ci fossero conseguenze per i figli”.
A cura di Chiara Daffini
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Carla, amica della donna accoltellata davanti al Lidl
Carla, amica della donna accoltellata davanti al Lidl

"Mi sento in colpa perché dovevo essere lì con lei, l'avrei protetta", dice a Fanpage.it Carla Kerepesi, una cara amica della 39enne accoltellata dal marito, con il quale si stava separando, nel parcheggio del supermercato Lidl di Seriate, comune che si trova in provincia di Bergamo. La vittima si confidava spesso con l'amica.

Ti aveva rivelato delle difficoltà che aveva con il marito?
Sì, era più o meno un anno che si erano lasciati. Lui secondo me non ha mai accettato la cosa, perché doveva essere tutto come diceva lui, non come diceva lei, così quando lei ha voluto andare a lavorare lui è andato fuori di testa.

Quindi il motivo della separazione è stato che lei voleva andare a lavorare?
Sì, perché lui le diceva ‘Scegli tra lavoro e famiglia, scegli tra amici, amiche, e famiglia'. A lui è andato bene fino a che lei non voleva fare qualcosa per sé stessa. Quando lo ha fatto lui ha capito di aver perso il controllo su di lei, ha visto che era felice anche senza di lui e non poteva sopportarlo.

La tua amica aveva paura del marito?
Sì, giustamente, soprattutto per quello che era successo in passato. L'aveva minacciata già con un coltello in macchina, anche se senza aggredirla. Per quel motivo lui aveva il braccialetto elettronico al piede. Lei lo aveva denunciato e da lì era partito poi tutto l'iter giudiziario (conclusosi per ora con la condanna in primo grado di Manda a due anni e quattro mesi di reclusione, ndr). Questo nonostante poi la mia amica avesse ritirato la denuncia.

Tu sai perché lo aveva fatto?
Suo marito diceva ai loro figli che sarebbe andato in galera per colpa della loro mamma, a lei pesava questa cosa e credo abbia pensato di aver sbagliato a denunciarlo, non perché non le avesse fatto davvero ciò che aveva denunciato, ma perché le conseguenze sarebbero ricadute anche sui figli. Dopo il ritiro della querela a lui è stato tolto il braccialetto elettronico.

Arriviamo agli ultimi giorni. Che cosa è successo?
"Domenica (5 gennaio 2025) siamo state al lago insieme, viviamo vicine e poco dopo il nostro ritorno sento suonare al campanello ed è lei. All'inizio non mi ero accorta che piangeva ed era alterata. Fino a che mi ha detto che Daniel era appostato sotto il palazzo, in macchina, e la stava sorvegliando.

Come sono andate le cose quella sera?
Siamo riuscite ad arrivare proprio davanti alla caserma dei Carabinieri, che è molto vicina al complesso dove abitiamo entrambe, lui ci ha seguite e picchiava sul finestrino. Quando la mia amica l'ha leggermente abbassato suo marito si è rivolto a me dicendomi ‘Carla, guardami bene, sarai e sei il mio testimone, la inseguirò e la ucciderò'. Dovevamo fare una nuova denuncia quella sera, ma abbiamo deciso di aspettare l'indomani per vedere se si calmava, se magari era stato solo un momento di rabbia.

Cosa che ha tentato di fare l'indomani.
Il 6 mattina io e la mia amica ci stavamo mandando vocali su WhatsApp, mi ha detto che era uscita per comprare pane e brioches al Lidl. A un certo punto mi arriva un suo vocale in cui dice che il marito si trovava proprio dietro di lei, qualche istante dopo l'ha accoltellata e quando sono arrivata sul posto l'avevano già portata in ospedale. Per questo mi sento molto in colpa, perché se l'avessi raggiunta prima magari avrei potuto proteggerla.

Ora la tua amica come sta? 
All'inizio avevamo tutti paura, i medici ci avevano detto che se avesse passato la prima notte avremmo avuto speranza e per fortuna le sue condizioni stanno migliorando. Quando ha potuto parlare ha raccontato quanto il marito nel colpirla sia stato aggressivo, cattivo e pieno di rabbia. L'importante è che adesso la mia amica è viva, non è più solo la mia amica, è la mia eroina.

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