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Accoltellamento al centro commerciale di Assago

Assalto al Carrefour di Assago, un video riprende l’aggressione e la fuga dei clienti

La furia omicida di Andrea Tombolini ha lasciato a terra sei persone, con tre feriti gravi (tra cui il calciatore del Monza Pablo Marì) e un morto: si tratta del giovane cassiere Luis Fernando Ruggeri, 30 anni.
A cura di Francesca Del Boca
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Una frame dal video
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Una giornata come tante altre, in un normale giovedì pomeriggio. Le persone passeggiano lente, guardano le vetrine dei negozi o fanno la spesa. Finché non succede qualcosa di improvviso, e tutti iniziano a scappare. Terrorizzati, corrono all'impazzata.

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Sono le immagini che arrivano direttamente dal Carrefour del centro commerciale Milanofiori di Assago, hinterland di Milano, registrate giovedì 27 ottobre intorno alle 18.30. Il momento in cui Andrea Tombolini, 46enne milanese con problemi psichiatrici, prende un coltello dagli scaffali del supermercato e inizia a colpire a casaccio chi gli capita a tiro.

Bilancio finale: sei persone lasciate a terra nel sangue, con tre feriti gravi (tra cui il calciatore del Monza Pablo Marì) e un morto. Si tratta del giovane cassiere Luis Fernando Ruggeri, 30 anni, ucciso con una sola coltellata dritta alla gola. "Ho visto morire una persona davanti a me. Ero con il carrello con dentro il mio bambino e ho sentito un dolore atroce alla schiena. Poi quell’uomo ha accoltellato un altro alla gola, ho visto morire una persona davanti ai miei occhi", le parole del difensore Pablo Marì, una volta in ospedale.

Luis Fernando Ruggieri, vittima dell'aggressione
Luis Fernando Ruggieri, vittima dell'aggressione

Il tutto in soli 7 minuti, quelli in cui si aggira armato di coltello per il Carrefour. "Un clima surreale, da film dell'orrore. Tutto che si chiude all'improvviso, la gente che fugge spaventata, le urla", racconterà Beatrice Dalia, ex giudice di Forum che in quel momento si trovava con la famiglia all'interno del centro commerciale.

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L'assalto si conclude solo quando alcuni clienti, tra cui l'ex calciatore Massimo Tarantino, immobilizzano l'aggressore. "In quel momento pensavo di togliermi la vita, ho preso il coltello con l'intenzione di colpirmi", dirà poi, una volta arrestato. "Ma poi ho visto le persone e ho deciso di colpirle per sopprimere la mia rabbia. Se devo descrivere il mio sentimento, era di invidia: perché le persone che ho colpito stavano bene, mentre io stavo male".

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