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Accoltella il padre e un amico rischiando di ucciderli dopo aver visto un film alla tv: 22enne assolto

Un 22enne è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio del padre e di un amico. Il giovane li aveva accoltellati a dicembre 2022 mentre era in piena crisi psicotica dopo aver assunto sostanze stupefacenti.
A cura di Enrico Spaccini
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(Archivio)
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Il giudice delle udienze preliminari di Bergamo, Vito Di Vita, ha deciso di assolvere un 22enne accusato del tentato omicidio del padre e di un amico a Bottanuco (in provincia di Bergamo). Stando a quanto ricostruito dalle indagini, il ragazzo in piena crisi psicotica aveva accoltellato il genitore che stava dormendo nella notte del 27 dicembre 2022 e la mattina seguente un giovane di 23 anni che conosceva bene. A marzo del 2023 il 22enne venne condotto in carcere su richiesta del pm, ma ora il gup lo ha assolto in quanto gli accertamenti medici lo hanno giudicato non in grado di intendere e di volere al momento dei fatti. Il giovane già da un anno si trova in una casa di cura per seguire un percorso terapeutico e per lui è stata disposta la libertà vigilata per due anni come misura cautelare.

L'accoltellamento del padre e dell'amico

La prima aggressione era avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 dicembre del 2022. Il 22enne, dopo aver assunto una massiccia dose di sostanze stupefacenti e aver guardato un film poliziesco alla tv, aveva preso un coltello e aveva colpito il padre che stava dormendo sul suo letto. Il 56enne si era presentato al pronto soccorso verso le 6 di mattina, dicendo di essersi ferito da solo con un coltello che aveva impugnato dopo aver sentito alcuni rumori in casa. L'uomo era stato operato d'urgenza, dato che la lama gli aveva perforato l'intestino.

Verso le 13, poi, un 23enne è arrivato al pronto soccorso con tagli sulle mani, su una spalla, sul viso, su una coscia e sulla schiena. Ai medici aveva raccontato di essere stato aggredito da uno sconosciuto, che con un coltello gli aveva sfiorato milza e rene.

Le indagini e la decisione del gup

I carabinieri hanno, poi, effettuato un sopralluogo nella casa del 56enne scoprendo il figlio di 22 anni sporco di sangue e in forte stato di agitazione. Ricoverato, era stato portato in carcere a marzo 2023. Gli accertamenti medici, però, hanno accertato che quando ha accoltellato il padre e l'amico, che avevano provato a difenderlo, non era in grado di intendere e di volere.

Così, il 22enne è stato portato in una casa di cura di Verdello, dove ha iniziato un percorso terapeutico. Il gup Di Vita lo ha prosciolto in quanto non imputabile e le vittime non si erano costituite parte civile.

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