Accoltella e uccide Giovanni Senatore dopo una lite al bar, Mauro Mutigli condannato a 20 anni
È stato condannato a 20 anni di reclusione Mauro Mutigli, il 38enne ritenuto colpevole dell'omicidio di Giovanni Senatore e del tentato omicidio di Alessandro Ferrari avvenuti il 10 agosto del 2022 dopo una lite al bar. Il gup di Cremona Pier Paolo Beluzzi ha pronunciato la sentenza questa mattina, 9 ottobre, al termine del processo con rito abbreviato che consente lo sconto di un terzo sulla pena. Mutigli dovrà anche risarcire le parti civili: il giudice ha fissato una provvisionale di 40mila euro ciascuno per i genitori di Senatore e di 20mila euro a testa per i tre fratelli. Altri 9mila euro dovranno essere versati ad Alessandro Ferrari.
La sera dell'omicidio
L'omicidio di Giovanni Senatore risale alla sera del 10 agosto 2022. Il saldatore 40enne era uscito di casa insieme alla compagna e a un bambino piccolo e si era diretto al bar Meteora di Castelleone. Lì, ad aspettarlo, c'era l'amico metalmeccanico Ferrari.
I due stavano parlando, quando ad un certo punto è arrivato Mutigli. I tre, che avevano già avuto qualche diverbio in passato, hanno iniziato a discutere e a dividerli quella sera ci avevano pensato due poliziotti della locale che si trovavano in zona.
Mutigli aveva un coltello incollato al monopattino
La situazione sembrava essere tornata alla normalità, fino a quando Mutigli ha staccato dalla pedana del suo monopattino un coltello da cucina con 18 centimetri di lama. Per primo ha colpito Ferrari, che aveva provato a farsi scudo con una bicicletta, per quattro volte. Poi ha aggredito Senatore, pugnalandolo sette volte, due al cuore e una al polmone.
Il pm la scorsa settimana aveva chiesto per il 38enne 24 anni di carcere perché, sostiene, quella sera ha colpito Senatore con l'intento di uccidere. Nell'udienza di oggi, però, ha rettificato chiedendone 20, poi accolti dal gup. Mutigli era presente in aula al momento della lettura della sentenza e i suoi avvocati hanno dichiarato di attendere le motivazioni della condanna.
