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Abusi sessuali e stalking in famiglia da parte dello zio: a svelarli una chat tra i cugini

A denunciare gli abusi e a far scattare le indagini è stata la madre di uno dei quattro minorenni: la donna aveva scoperto per caso una chat WhatsApp che i cuginetti avevano creato apposta per scambiarsi confidenze sulle violenze subite. La Procura ha chiesto 9 anni di carcere.
A cura di Francesca Del Boca
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È accusato di abusi nei confronti dei quattro nipotini, all'epoca minorenni. Per questo motivo un uomo di 47 anni, residente in provincia di Mantova, rischia ben 9 anni di carcere: tanti ne ha chiesti infatti per lui la Procura, per i presunti reati di violenza sessuale e stalking in famiglia.

La chat tra i quattro cuginetti

La vicenda, secondo quanto ricostruito in tribunale, sarebbe avvenuta in più momenti tra il 2006 e il 201,5 durante i ritrovi e le feste di famiglia sparse tra il Mantovano e la Calabria: in queste occasioni lo zio 47enne, per l'accusa, avrebbe ripetutamente approfittato dei quattro piccoli palpeggiandoli e facendoli sedere sulle sue ginocchia, per poi costringerli a farsi toccare.

A denunciare gli abusi e a far scattare le indagini, come riporta La Gazzetta di Mantova, è stata la madre di uno dei quattro minorenni. La donna ha scoperto per caso una chat WhatsApp che i cuginetti avevano creato apposta per scambiarsi confidenze sulle violenze subite: dopodiché avrebbe immediatamente radunato il resto del parentado, e insieme a loro avrebbe scelto di recarsi dai Carabinieri.

Le aggravanti contestate dalla Procura

Ieri pomeriggio, in tribunale a Mantova, il difensore dell’uomo ha chiesto l’assoluzione e la prescrizione per alcuni capi d’imputazione, nonché sottolineato la necessità di una perizia psicologica. La sentenza è prevista per il prossimo 29 giugno: il giudice dovrà decidere se il 47enne potrà essere ritenuto colpevole dei reati di violenza sessuale e stalking nei confronti dei suoi quattro nipoti all'epoca minorenni, e se accogliere le aggravanti contestate dalla Procura (continuazione del reato, età delle presunte vittime, ambito familiare nel quale avrebbe agito)

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