Abusi edilizi, in 8 a processo per la costruzione del grattacielo Torre Milano in via Stresa
Otto persone sono state rinviate a giudizio con le ipotesi di reato di abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso per la realizzazione di Torre Milano, il grattacielo di 24 piani in via Stresa a Milano. Lo ha deciso la giudice dell'udienza preliminare Teresa De Pascale, su richiesta della Procura. Secondo l'accusa, la costruzione dell'edificio non sarebbe regolare in quanto autorizzata con una semplice Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) a titolo di "ristrutturazione edilizia". La Torre, invece, è sorta al posto di due edifici che contavano solo due e tre piani.
Le accuse
Come riportato dal Corriere della Sera, per la procuratrice Marina Petruzzella e i colleghi Paolo Filippini e Mauro Clerici, oltre alla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, per la costruzione di Torre Milano sarebbero stati violati i limiti di legge "inderogabili" su "densità, altezza e distanza" degli edifici. Cosa che avrebbe poi portato a un peggioramento delle "visuali" di chi abita in zona e i mancati aumenti dei "parcheggi" e del "verde", a dispetto dei nuovi "carichi urbanistici" stimati in 102 appartamenti per 320 abitanti.
A processo andranno Stefano e Carlo Rusconi, costruttori rappresentanti legali della società Opm-Impresa Rusconi e Storm.it, l'architetto Gianni Maria Ermanno Beretta, l'ex direttore del Sue (Sportello Unico Edilizia) e membro della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano, Giovanni Oggioni, l'ex responsabile della Direzione Urbanistica di Palazzo Marino, Franco Zinna, e i tre dipendenti del Sue che si erano occupati della pratica: Francesco Mario Carrillo, Maria Chiara Femminis, Pietro Ghelfi.
Gli otto imputati dovranno rispondere di abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso, mentre la gup De Pascale ha dichiarato il "non luogo a procedere" per abuso d'ufficio (abrogato nel giugno del 2024). Si è costituita parte civile al processo una vicina di casa della Torre Milano, rappresentata dall'avvocata Antonella Forloni, ma non il Comune.
Gli abusi edilizi e il "Salva Milano"
L'inchiesta che riguarda la costruzione di Torre Milano in via Stresa fa parte del filone sui presunti abusi edilizi che si sarebbero ripetuti negli ultimi anni a Milano. Come altri progetti, anche questo era stato autorizzato sulla base di una Scia per ristrutturazione. In realtà, però, Torre Milano, e altre come le Bluestone di via Crescenzago, hanno visto la demolizione di edifici alti pochi piani per la realizzazione di complessi ben più imponenti. In tutto sono circa 150 i cantieri che la Procura ha bloccato e per i quali il Parlamento con la legge Salva Milano sta cercando di ripristinare.
"È un processo superfluo, se ne potrebbe fare a meno", ha commentato l'avvocato Michele Bencini che difende Stefano Rusconi, "la situazione di Torre Milano rispetta perfettamente le norme e gli orientamenti della giurisdizione amministrativa. Quando la questione sarà approfondita si vedrà che non c'è alcun sistema o complotto".