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Abusi alla nipotina della compagna, che lo chiamava “nonno”: condannato

Condannato a quattro anni di carcere un 60enne della provincia di Lecco per abusi nei confronti della nipote della compagna. Per la ragazzina, quindicenne, era un nonno a tutti gli effetti.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
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Lei lo chiamava "nonno". Anche se nonno davvero non lo era, dal momento che era la nipotina della compagna. E lui, da nonno, si è approfittato di lei.

È stato condannato a quattro anni e sei mesi di carcere un 60enne della provincia di Lecco, per abusi nei confronti di una ragazzina di quindici anni, parente della compagna. Le violenze sono avvenute nel mese di gennaio. La quindicenne raccontò poi tutto ai genitori (chiamandolo "nonno" anche in questo frangente), e le indagini condussero all'arresto dell'uomo da parte dei carabinieri di Lecco.

Il sessantenne ha inizialmente respinto ogni accusa, difendendosi in ogni modo e dicendo agli inquirenti che non avrebbe avuto modo di avvicinare la ragazza, visto che i rapporti con la nonna (quella vera) si erano interrotti da tempo. Niente da fare: gli accertamenti dalla Procura hanno inchiodato il "nonno".

Il precedente

Solo pochi giorni fa, è stata chiesta un'altra condanna per abusi in famiglia nei confronti di minori. Stavolta, ad abusare di una quindicenne era stato addirittura il padre: chiesti dieci anni di carcere per un 46enne della Valcamonica (Brescia). Le violenze, sempre più pressanti, avvenivano quando la moglie – nonché la madre della ragazzina – usciva di casa per lavoro. "Meglio che sia io a fare queste cose che il tuo fidanzato", le diceva.

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