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Abusa per anni della figlia minorenne, 43enne condannato a 4 anni

Il Tribunale di Varese ha condannato in primo grado un 43enne a 4 anni per violenza sessuale nei confronti della figlia. Tra il 2014 e il 2019, l’uomo l’avrebbe costretta più volte a toccarlo nelle parti intime.
A cura di Enrico Spaccini
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(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Un 43enne è stato condannato in primo grado a 4 anni per violenza sessuale ai danni della propria figlia. L'uomo è stato ritenuto responsabile dal Tribunale di Varese di abusi nei confronti della ragazzina anche quando la vittima aveva meno di 14 anni. I giudici lo hanno anche condannato al pagamento di una provvisionale di 12mila euro alle parti civili.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, le violenze si sarebbero verificate tra il 2014 e il 2019, quando la presunta vittima aveva ancora meno di 14 anni. Per l'accusa, il 43enne l'avrebbe costretta più volte a toccarlo nelle parti intime. Nel corso del processo, sono stati ascoltati in aula diversi testi e anche lo stesso imputato. L'uomo, infatti, ha sempre negato ogni accusa e per questo motivo i suoi legali, gli avvocati Paolo Giudice e Michele Rivolta, avevano chiesto per lui l'assoluzione, e in subordine il minimo della pena.

Il pm Lorenzo Dalla Palma, invece, aveva chiesto per il 43enne una condanna a 8 anni e 6 mesi. L'accusa nei suoi confronti, infatti, era di violenza sessuale aggravata dal grado di parentela e dall'età della presunta vittima. Infine, l'avvocata Elisabetta Brusa che rappresenta in giudizio le parti civili (la ragazza e la madre) ha chiesto un risarcimento di 50mila euro.

Oggi, giovedì 31 ottobre, il Tribunale di Varese ha condannato il 43enne a 4 anni valutando le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. Inoltre, l'uomo è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una provvisionale di 12mila euro alle parti civili. È prevista, infine, la pena accessoria dell’interdizione perpetua a incarichi di ogni ordine e grado nonché da strutture pubbliche e private frequentate dai minori, oltre alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

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