Si siede accanto a un 17enne in treno e gli chiede di masturbarlo: il ragazzo chiede aiuto al capotreno
Un ragazzo di 17 anni è stato vittima di violenza sessuale su un treno partito da Milano e diretto a Lecco. Il responsabile è stato arrestato il 22 aprile scorso dalla Polizia ferroviaria e trasferito nel carcere di San Vittore. Si tratta di un 24enne residente a Calolziocorte, in provincia di Lecco, pluripregiudicato e già noto alle forze dell'ordine per violenza sessuale, maltrattamenti e reati contro il patrimonio.
La violenza avvenuta sul treno
Verso metà aprile, un ragazzino di 17 anni è stato avvicinato da un uomo mentre si trovava a bordo di un treno partito da Milano Porta Garibaldi e diretto a Lecco. Alla stazione di Calolziocorte, comune di residenza del presunto molestatore, l'uomo, un 24enne, è salito sulla vettura, si sarebbe approcciato al minore e, abbassandosi i pantaloni, avrebbe chiesto al ragazzino di masturbarlo.
Rimasto in balia dell'uomo, il 17enne ha avuto la forza di ribellarsi e rivolgersi al capotreno. Arrivati alla stazione di Lecco Maggianico, però, il presunto molestatore sarebbe sceso dal treno facendo perdere le sue tracce. Gli agenti della Polfer sono entrati subito in azione: hanno raccolto la deposizione del minore e hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza installate a bordo del mezzo. Sono riusciti a identificare l'uomo, ovvero un cittadino di 24 anni pluripregiudicato della zona (residente a Calolziocorte, per l'appunto).
L'arresto del malvivente e molestatore
Precedentemente denunciato per violenze sessuali, maltrattamenti e reati contro il patrimonio, il 24enne è stato arrestato il 22 aprile scorso. Si era reso irreperibile, ma la sua foto era stata trasmessa a tutte le postazioni di pubblica sicurezza della Lombardia. Grazie a questa segnalazione, un agente della Polfer fuori servizio è riuscito a riconoscere l'uomo mentre si trovava a bordo della metro di Milano.
Il 24enne è stato condotto negli uffici della Polizia ferroviaria di Milano Centrale. È stato riconosciuto dalla vittima della violenza sessuale, cosa che ha permesso agli agenti di operare il fermo di indiziato di delitto nei confronti dell'uomo che è stato trasferito nel carcere di San Vittore, a disposizione dell'Autorità giudiziaria.
