Abusa di due ragazze minorenni dopo averle stordite con droga e alcol: 22enne condannato a 7 anni e 4 mesi
Un 22enne è stato condannato in rito abbreviato a 7 anni e 4 mesi di reclusione perché ritenuto colpevole di violenza sessuale aggravata e detenzione e produzione di materiale pedopornografico. Il giovane, che lavorava in una palestra nell'hinterland milanese come istruttore di arti marziali, avrebbe abusato di un'allieva e di un'amica di lei quando entrambe erano minorenni. Durante le indagini gli investigatori sono riusciti a risalire a una terza presunta vittima e, inoltre, avrebbero trovato nei dispositivi del 22enne immagini delle violenze contestate e altro materiale pedopornografico.
La denuncia presentata dai genitori delle presunte vittime
L'inchiesta era stata avviata poco più di un anno fa dalla Procura di Pavia in seguito alla denuncia presentata dai genitori delle presunte vittime. Il fascicolo era stato, poi, trasmesso a Milano, in quanto competente a livello distrettuale per i reati di pedopornografia. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo Investigativo milanese e coordinate dalla pm Rosaria Stagnaro e dall'aggiunta Letizia Mannella.
Stando a quanto ricostruito, il 22enne avrebbe offerto alle due ragazzine, di 14 e 15 anni, alcol e droga. Dopodiché, avrebbe abusato sessualmente di loro. L'istruttore è stato arrestato il 21 novembre del 2023 e, su ordinanza firmata dalla gip Silvia Perrucci, sottoposto alla custodia cautelare nel carcere di San Vittore.
Il materiale pedopornografico trovato nel telefono del 22enne
Nel corso delle indagini, i carabinieri avevano individuato una terza presunta vittima. Durante l'analisi del cellulare dell'indagato, inoltre, gli investigatori avrebbero trovato immagini delle presunte violenze, altro materiale pedopornografico e alcune chat che il 22enne intratteneva con altri minorenni,.
Il 22enne, che ha scelto di essere processato con rito abbreviato, è stato condannato in primo grado a 7 anni e 4 mesi dalla gup di Milano Fiammetta Modica. Il giovane è stato ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e di detenzione e produzione di materiale pedopornografico.