Abbattuti altri 22 alberi a Milano, i cittadini protestano: “Basta togliere il verde per costruire”
Lo scorso lunedì 15 maggio sono stati abbattuti 22 alberi adulti nel quartiere Rubattino di Milano. In quell'area, infatti, è stato aperto un cantiere che darà vita alla nuova scuola primaria del Municipio 3 della città. Non tutti, però, sono d'accordo con questa decisione: "È possibile che nemmeno il progetto di una nuova scuola primaria, vicina a un asilo preesistente, possa essere fatto rispettando gli alberi adulti già esistenti, preziosi per ombra e qualità dell'aria?", si sono domandati i volontari di ForestaMi poi DimenticaMi,"chi continua ad approvare alla leggera questi abbattimenti?".
La mobilitazione dei volontari
La vicenda di Rubattino richiama quella che riguarda il glicine di piazza Baiamonti. Anche lui, infatti, rischia l'abbattimento per far posto a un cantiere che darà vita al museo nazionale della Resistenza. Per quella pianta e gli altri tigli pluridecennali si sono mossi in parecchi attraverso una raccolta firme alla quale ha partecipato anche l'attore comico Giovanni Storti.
Per salvaguardare il verde del Rubattino, invece, si stanno muovendo i residenti e i volontari di ForestaMi poi DimenticaMi. Nell'avviso l'abbattimento degli alberi di via Rubattino viene motivato come "propedeutico alla bonifica di terreni contaminati". Cosa che secondo alcuni non sarebbe necessaria, "visto che un tempo ospitava semplicemente la mensa della Innocenti".
L'abbattimento della grande magnolia e gli altri alberi a rischio
In quell'area sorgerà la nuova scuola primaria. Quei 22 alberi, quindi, erano diventati un ostacolo. Tra questi, c'era anche una grande magnolia che serviva per ombreggiare il giardino dell'asilo adiacente che ormai può contare solo sui pochi giovani alberelli piantati pochi anni fa che di ombra per ora ne fanno ben poca.
La preoccupazione è che a questa grande operazione di abbattimento, possa seguirne un'altra tra non molto visto che sul lato opposto del cantiere sono presenti diversi altri grandi alberi. "Avranno i giorni contati anche questi?", si domandano i volontari di ForestaMi poi DimenticaMi.