Abbandona gli scarti di frutta e verdura lungo i fiumi nel Bresciano, un fruttivendolo rischia 26.000 euro di multa

Abbandonava cassette con scarti di frutta e verdura lungo i corsi d’acqua. Un fruttivendolo della Bassa padana, la zona compresa tra la provincia pavese e le valli di Comacchio, rischia una multa fino a 26mila euro (con un minimo di 2.600) per smaltimento illecito di rifiuti.
Secondo le prime ricostruzioni disponibili, il fruttivendolo sarebbe stato denunciato dagli agenti della Polizia locale di Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, per smaltimento illecito di rifiuti. Le indagini sono partite in seguito a diverse segnalazioni fatte dopo aver rinvenuto diverse cassette contenenti scarti di frutta e verdura abbandonate lungo i corsi d’acqua della zona. La svolta è poi arrivata nei giorni scorsi, quando gli agenti della polizia, coordinati dal comandante Nicola Caraffini, sarebbero riusciti a risalire arrivati all’uomo, titolare di tre attività della zona.
Stando a quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore avrebbe avuto un badge per portare gli scarti all’isola ecologica, ma si sarebbe giustificato affermando che gli orari di apertura del deposito erano difficilmente conciliabili con quelli delle sue attività. Ovviamente le motivazioni non sono bastate a convincere gli agenti e a evitargli di finire nei guai. Per lui, ora, il rischio di dover pagare una multa fino a 26mila euro (con un minimo di 2.600) per smaltimento illecito di rifiuti.
Ma non è l'unico, perché dallo scorso ottobre la polizia locale di Bagnolo ha disposto ben 16 multe ad altrettanti "furbetti" dei rifiuti.