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A volte ritornano: dietro la Moratti anche la candidatura di Lupi a sindaco di Milano

Il ritorno di Letizia Moratti, che sarà a breve assessore al Welfare al posto di Giulio Gallera e vicepresidente di Regione Lombardia. E quello di Maurizio Lupi, che Silvio Berlusconi vorrebbe come candidato sindaco a Milano. È una doppia partita quella sul futuro del Pirellone e di Palazzo Marino, che vede protagonisti due ex ministri e volti del centrodestra del ventennio berlusconiano. Intanto mancano gli ultimi tasselli per completare il rimpasto della giunta di Attilio Fontana: il domino tocca anche Mattinzioli, Sala e Rizzoli. In ingresso Locatelli e Rossi, escono Piani e Cambiaghi.
A cura di Simone Gorla
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C'è un filo che lega il Pirellone e Palazzo Marino, il rimpasto della giunta regionale di Attilio Fontana e le elezioni comunali milanesi 2021, il futuro dell'assessore Gallera, quello di Letizia Moratti e la scelta del candidato sindaco del centrodestra. La certezza è che i leader si stanno parlando. Da una parte Matteo Salvini, che ha dato l'accelerata decisiva per il cambio al vertice di Regione Lombardia dopo il ritardo sui vaccini anti Covid, di fatto scavalcando il governatore. Dall'altra Silvio Berlusconi, che avrebbe preso in considerazione l'idea di vedere Letizia Moratti – ex prima cittadina milanese, ex ministra dell'Istruzione, ex presidente Rai, a 71 anni ancora considerata tra le figure più autorevoli che il centrodestra milanese è in grado di proporre – come avversaria di Giuseppe Sala il prossimo anno.

Ma la Lega non ha voluto saperne, preferendo puntare tutto sul più giovane, e molto meno noto, Roberto Rasia dal Polo. Il leader di Forza Italia propone però un altro nome che rappresenta un "ritorno al passato": quello dell'ex ministro Maurizio Lupi, storico rappresentante dell'area di Comunione e Liberazione, che oggi guida ‘Noi con l'Italia'.

Lupi e Moratti, i nomi di Berlusconi per Milano e la Lombardia

Detto che Berlusconi sostiene la candidatura di Maurizio Lupi per le comunali, il socio di maggioranza resta però Salvini, che continua a tenere duro su Rasia dal Polo. I due leader dovranno arrivare a un compromesso. Ed è qui che la partita si allarga per includere anche il rimpasto della giunta regionale lombarda. Un rimpasto che dovrà avvenire entro sabato, quando Salvini sarà in Tribunale a Palermo per il processo Open Arms. La partita si deve chiudere prima, tra oggi e domani. Quasi tutte le pedine sono andate a posto, ma restano dubbi sulle deleghe di alcuni assessori forzisti.

Moratti vicepresidente, l'offerta di Fontana e la suggestione della candidatura 2023

È ormai dato per certo che Letizia Moratti prenderà il posto di Giulio Gallera alla guida dell'assessorato al Welfare. Sarà lei, tornata alla ribalta sui giornali negli ultimi giorni anche per la vicenda di San Patrignano, a dover rimettere al lavoro la macchina della sanità regionale dopo le polemiche e gli errori degli ultimi 11 mesi. Ma Moratti, figura di alto profilo e abituata a rivestire cariche ai vertici delle istituzioni economiche e politiche, difficilmente si sarebbe accontentata di un assessorato. Da qui la proposta, che secondo fonti del Pirellone sarebbe partita dallo stesso Attilio Fontana, di affidarle anche la vicepresidenza della Regione. Una carica prestigiosa che le aprirebbe anche la strada a una eventuale candidatura per succedere a Fontana nel 2023. Ma questo, assicura chi è vicino all'ex sindaca, è un pensiero molto prematuro. Oggi la priorità è l'emergenza Covid.

Il domino degli assessori: cosa succede a Gallera, Mattinzioli, Sala e Rizzoli

Da sistemare restano gli altri assessori di Forza Italia. A partire da Gallera, descritto come furioso per il trattamento ricevuto. Vorrebbe rimanere in giunta, magari allo sviluppo economico al posto di Alessandro Mattinzoli, che passerebbe all'Istruzione. Una delega che però non convince a pieno l'imprenditore bresciano, che ha sempre detto di voler rappresentare in politica il mondo produttivo. Da chiarire anche la posizione di Fabrizio Sala, che lascerebbe la vicepresidenza rimanendo "solo" assessore a "Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione". Nel domino sarebbe coinvolta infine anche Melania Rizzoli, che passerebbe dall'Istruzione alla Cultura al posto di Stefano Bruno Galli.

Possibili ingressi di Rossi e Locatelli al posto di Cambiaghi e Piani

Tra le ipotesi in discussione anche il ritorno di Antonio Rossi come assessore allo Sport al posto di Martina Cambiaghi. In uscita anche Silvia Piani, rimpiazzata da Alessandra Locatelli, ex ministro della Famiglia, in un avvicendamento tutto interno alla Lega.

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